Downloadzoneforum.net è sotto sequestro

La Guardia di Finanza ha messo sotto sequestro uno dei principali siti italiani dediti al reperimento di materiale pirata online.
La Guardia di Finanza ha messo sotto sequestro uno dei principali siti italiani dediti al reperimento di materiale pirata online.

La FAPAV ha annunciato con sommo giubilo un risultato di grande importanza per la lotta alla pirateria nel nostro paese: il principale sito pirata italiano, Downloadzoneforum.net, è stato infatti chiuso grazie ad una operazione della Guardia di Finanza di Paderno Dugnano che ha consentito di oscurare le pagine del servizio sottraendole dalla disponibilità di migliaia di utenti in cerca di materiale illegale.

Federico Bagnoli Rossi, Segretario Generale della FAPAV, ha commentato: «Accogliamo con grande soddisfazione la notizia del provvedimento di sequestro del sito Downloadzoneforum.net, che giunge come segnale positivo in un momento particolarmente difficile per l’industria audiovisiva. Il sito in questione, visti i suoi oltre 20 milioni di visitatori nel solo 2012 e le 130 milioni di pagine visualizzate, destava da tempo particolare preoccupazione». 20 milioni di visitatori significano una realtà di sicuro impatto sul mercato, determinando un numero di download non specificato ma destinato a pesare in modo corposo sugli introiti di autori e distributori di contenuti protetti. Soprattutto, la pirateria è oggi il principale handicap nell’evoluzione digitale del mercato, sottraendo risorse importanti a tutte quelle che sono le nuove risorse online che stanno emergendo anche nel nostro paese.

DownloadZoneForum sotto sequestro

DownloadZoneForum sotto sequestro

Continua la FAPAV nel proprio comunicato ufficiale: «Ancora una volta pertanto FAPAV ritrova nella Guardia di Finanza un referente fondamentale nel contrasto alla pirateria, il cui lavoro è di primaria importanza per fermare lo sfruttamento illecito delle opere audiovisive. Oggi ancor più la pirateria deve essere contrastata per non vanificare gli sforzi che le aziende stanno facendo attraverso anche i nuovi modelli di business al fine di garantire un’offerta accessibile, trasparente e fruibile di contenuti culturali».

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