ASUS Padfone 2

Asus Padfone 2, la seconda generazione dell’ibrido smartphone/tablet Android, sembra raggiungere la maturità, grazie all'elevata potenza di calcolo e a un comparto multimediale d’eccellenza.

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il voto di Webnews  9
Asus Padfone 2, la seconda generazione dell’ibrido smartphone/tablet Android, sembra raggiungere la maturità, grazie all'elevata potenza di calcolo e a un comparto multimediale d’eccellenza.

Evoluzione

La presentazione europea dell’Asus Padfone 2, tenutasi a Milano, ci ha permesso di mettere le mani sull’atteso erede dell’innovativo Padfone, un concetto che, in sostanza, ha letteralmente unito un tablet e uno smartphone.

In sostanza, lo smartphone dell’Asus Padfone 2 è il dispositivo principale, il vero cuore pulsante del sistema, la cui potenza di elaborazione e la memoria animano anche il tablet, che, una volta congiunto allo smartphone, ne diventa un’estensione in fatto di capacità multimediali e produttività personale. Inoltre, una volta uniti i due componenti, l’Asus Padfone 2 usufruisce di una riserva di carica supplementare, grazie alla capace batteria integrata nel tablet.

Già al primo impatto, notiamo come siano cambiate parecchie cose rispetto la prima generazione. Asus ha, infatti,  ascoltato il feedback dei clienti sul Padfone originale, operando alcuni miglioramenti significativi per l’Asus Padfone 2.

Design

Il primo è più evidente miglioramenti nell’Asus Padfone 2 è l’inserimento dello smartphone, che avviene in uno slot aperto a scorrimento verticale e non più in orizzontale, all’interno di un vano coperto da sportello. Questo rende l’unione e separazione dei due dispositivi più semplice e immediata, oltre che donare un’estetica più raffinata.

Lo smartphone scorre facilmente sino al blocco, rimanendo saldamente in sede e integrandosi alla perfezione sul guscio posteriore del tablet. Ad aggancio avvenuto, si percepisce una piccola vibrazione che avverte del corretto posizionamento.

La transizione da smartphone a tablet è immediata, senza lag fastidiosi: si spegne lo schermo del primo e si accende quello del secondo. Anche tutte le applicazioni già aperte prendono vita sul tablet – almeno in teoria, visto che, al momento, ciò è garantito solo con le app preinstallate sul Padfone 2, tra cui alcune sviluppate da Asus stessa.

Dal punto di vista meramente estetico, mettendo il Padfone 2 e la Padfone 2 Station l’uno accanto all’altra, notiamo una certa incongruenza stilistica: mentre lo smartphone è elegante e raffinato, con un piacevole design a cuneo e finiture curatissime, il secondo appare come un comunissimo tablet, pur vantando uno schermo frameless piacevole allo sguardo. A riequilibrare i giudizio, una volta girat0, apprezziamo un rivestimento metallico all’altezza della situazione.

Smartphone

Asus Padfone 2 è molto più sottile rispetto alla generazione precedente, ma anche più ingombrante per via del grande schermo HD da 4,7″ dello smartphone. Simili dimensioni rendono la presa in mano un po’ difficoltosa e, per le operazione più comuni, spesso è necessario l’utilizzo di entrambe le mani.

Il design a cuneo – lo spesso re varia da 9 a 3 mm – risulta gradito a livello estetico mentre per il peso di soli 135 grammi rappresenta un livello di eccellenza per un terminale con schermo così grande. Inoltre, una volta uniti i due componenti, Asus Padfone 2 pesa 649 grammi, un risultato inferiore anche al Nuovo iPad.

Lo schermo del Padfone 2 non è solo grande, ma anche brillante e luminoso, nonché fedele nei colori, grazie alla tecnologia Super IPS+, alla risoluzione di 720×1.280 punti (312 ppi) e alla luminosità di 550 nit.

Il rivestimento superficiale Corning Fit Glass, inoltre, lo rende resistente a urti e graffi, condizione indispensabile considerato l’uso che va oltre a quello di un classico smartphone: con l’inserimento e la rimozione dal tablet, i rischi di danni accidentali allo smartphone sono dietro l’angolo.

Il Padfone 2 è potente, all’altezza dei principali concorrenti sul mercato, se valutato come puro smartphone. Il processore quad-core Qualcomm SnapDragon da 1,5 GHz è sostenuto da ben 2 GB di RAM, garantendo prestazioni eccellenti in ogni condizione, anche sotto carichi pesanti.

Ovviamente, non poteva mancare il supporto della tecnologia NFC, del protocollo di comunicazione LTE a 100 Mbps, in arrivo in Italia a partire da fine ottobre, e di reti dati HSPA+ a 21/42 Mbps.

Per finire con le caratteristiche tecniche dello smartphone, troviamo una fotocamera a 13 megapixel con autofocus e flash LED, e un comparto sonoro certificato SonicMaster per un audio più chiaro e fedele.

Fotocamera

La fotocamera merita una paragrafo a parte considerata l’eccellente qualità di scatti e video. Realizzata da Sony, registra foto con eccellente dettaglio e fedeltà dei colori, soprattutto in buone condizioni di luce. Quando la luce è scarsa, di contro, l’obbiettivo va in crisi come spesso accade per gli smartphone, rendendo ardua la messa a fuoco (comunque precisa una volta raggiunta), la gestione di zone luminose e buie (tendenza a sovraesporre le prime) e rumore elevato. Impressionante la capacità di catturare sino a 100 foto consecutive in modalità burst a 6 fps, risultato ineguagliato al momento.

Tuttavia, è nella cattura video che, forse, dà il meglio di sé: pur riprendendo in Full HD, è nella modalità 720p a 60 fps che sbaraglia la concorrenza, con clip di eccellente qualità e molto fluide.

C’è anche una fotocamera frontale, ma è solo un onesto esemplare da 1,2 megapixel, utile giusto per le videochiamate.

Tablet

Ma lo smartphone, seppur potente e capace, va valutato nell’insieme, come parte del sistema 2-in-1 creato da Asus guardando alle esigenze dei professionisti in movimento.

L’esperienza d’uso con la Padfone 2 Station è in linea con quanto ci si aspetta da un moderno tablet mosso da un motore quad core e supportato dal sistema operativo Android 4.0.4 ICS (aggiornamento a Jelly Bean atteso a novembre), anche se non convincente come i migliori rappresentanti sul mercato.

Purtroppo, lo schermo multitouch da 10,1″ del tablet ha risoluzione di “soli” 1.280×800 pixel (densità di 149 ppi) ed è “solo” Super IPS (non Plus come lo smartphone). Asus dovrebbe proporre sorprese piacevoli in futuro, implementando lo schermo Full HD già presente sul Transformer Pad Infinity, ma con un prezzo quasi sicuramente incrementato e non di poco.

Se già l’autonomia promessa dal Padfone 2 è eccellente – 16 ore di telefonate sotto copertura 3G, 13 ore di browsing e due settimane in stand-by – una volta congiunti, i due dispositivi raggiungono risultati realmente sorprendenti, letteralmente triplicati grazie alla batteria di 5.000 mAh e all’efficace gestione del risparmio energetico, da sempre uno dei pallini di Asus.

Padfone 2 Station consente anche l’utilizzo della potente fotocamera posteriore, che, con la collocazione verticale, risulta più usabile rispetto alla prima generazione.

Il tablet mette a dispostone anche le sue capacità multimediali, soprattutto in fatto di audio: la tecnologia Asus SonicMaster, giunta alla terza generazione, offre un’eccellente fedeltà, con un suono pieno e potente.

Dello schermo, invece, abbiamo già detto: non è all’altezza delle aspettative e neppure delle performance sonore, quando riproduciamo video ad alta definizione.

Asus ha lavorato sodo anche per la capacità del sistema 2-in-1 in ambito di produttività personale. Ottima in tal senso l’applicazione SmartNote che riconosce in tempo reale la scrittura a mano sullo schermo (con pennino opzionale), trasformando gli appunti a mano libera in testo pronto per essere usato, per esempio in sms o mail, oppure archiviato in locale o sul servizio Asus Cloud (ben 50 GB sulla nuvola), che supporta anche documenti nativi di Microsoft Office. Funzioni aggiuntive molto utili per chi viaggia per lavoro, soprattutto all’estero, sono l’input contemporaneo a due lingue differenti e la traduzione istantanea.

Rispetto alla prima generazione, manca la tastiera fisica. Infatti, Asus Padfone 2 ora è un dispositivo 2-in-1 e non più 3-in-1. È vero che il riconoscimento della scrittura a mano aiuta ad acquisire velocemente note, con una precisione ragguardevole, ma la funzionalità ed ergonomia di una tastiera vera sono comunque irraggiungibili. Asus ci ha confermato che questo è avvenuto anche e soprattutto per contenere dimensioni e peso del sistema, ridurre la complessità del design e, di conseguenza, il prezzo finale.

Verdetto

Asus Padfone 2 offre una piattaforma hardware che mantiene quasi completamente le promesse. Quasi perché se lo smartphone è un terminale moderno di fascia alta cui non manca nulla per competere alla pari con i punti di riferimento attuali (Samsung Galaxy S3, HTC One X, iPhone 5, Sony Xperia T), ma altrettanto non si può dire per il tablet, con carenze in fatto di design e di qualità video.

Se valutiamo il prezzo in termini di singolo prodotto, Asus Padfone 2 appare caro, ma quando si pensa che, per esempio, possiamo avere uno smartphone e un tablet a 799 euro per la configurazione da 32 GB (899 euro per 64 GB; 599 euro per il solo Padfone 2 da 32 GB), tutto diventa più ragionevole, considerando che si avrà solo bisogno di una scheda 4G (quando disponibile nel nostro Paese la rete LTE) per farli funzionare.

In definitiva, come pacchetto 2-in-1 l’Asus Padfone 2 ha un grande appeal per chi viaggia spesso per lavoro e necessita di mantenere i dati in un singolo dispositivo senza dover sincronizzazione, di fatto una soluzione brillante per la produttività personale, in un pacchetto elegante e raffinato.

Asus Padfone 2 sarà disponibile da metà novembre nel bundle da 64 GB o in versione solo smartphone da 32 GB, a dicembre in bundle da 32 gigabyte. Non sono state ancora dichiarate le politiche distributive e/o accordi con compagnie telefoniche.

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