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Un tetto con moduli fotovoltaici per l'autosufficienza energetica; una copertura concava per raccogliere le acque piovane; sistemi di recupero dell'energia cinetica sul selciato; pale eoliche per l'aumento delle riserve energetiche tramite fonti alternative; bracci meccanici per la distribuzione comoda del carburante; pagamenti automatici per velocizzare la sosta e migliorare l'esperienza dell'utente; riconoscimento dell'auto per consentire all'edificio di offrire risposte ottimizzate.
Questi e altri sono gli ingredienti della stazione di servizio del futuro, sulla quale Eni ha iniziato a investire per rilanciarne il ruolo alla luce delle mutate condizioni della mobilità su quattro ruote. Facendo seguito alle pulsioni che portarono Enrico Mattei al progetto della stazione di Cortemaggiore, il gruppo di San Donato Milanese ha creato un laboratorio di realtà virtuale in 3D ed ha messo a punto un team dedicato con il quale il concept sta prendendo forma.
Si parte da un modellino e da molte idee, ma soprattutto si parte da una convinzione: al centro del progetto non deve esserci un modello di business, ma l'esperienza del cliente.