LiveStation, la tv via internet di Microsoft

E' da oggi online la home page del nuovo software di Redmond per la visione di contenuti trasmessi in streaming su protocollo P2P. LiveStation sarà basato su Silverlight e trasmetterà solo ed esclusivamente contenuti provenienti dal broadcasting
E' da oggi online la home page del nuovo software di Redmond per la visione di contenuti trasmessi in streaming su protocollo P2P. LiveStation sarà basato su Silverlight e trasmetterà solo ed esclusivamente contenuti provenienti dal broadcasting

È online da pochi giorni la home page di LiveStation, il nuovo software Microsoft per la visione di contenuti video in streaming su protocollo P2P, la medesima tecnologia di trasmissione alla base di progetti come Joost o Babelgum. Per ora il programma è in beta privata (si accede solo ad inviti), ma tra qualche mese è prevista la beta pubblica con cui si allargherà la base di utenti iniziale.

Redmond ancora non aveva allungato le mani sul settore della TV online e così ora, in virtù della partnership fatta con la società inglese Skinkers, la compagnia di Bill Gates può arricchire la sua offerta multimediale di un ulteriore anello di congiunzione tra internet e la televisione. A differenza dei concorrenti Joost e Babelgum però LiveStation risponde al problema dei contenuti dichiarando che trasmetterà unicamente materiale proveniente dai grandi broadcasters. LiveStation dunque sarà solo una derivazione per la rete dei contenuti che abitualmente vanno sulla televisione normale e non (come cercano di fare i primi due) una nuova piattaforma sulla quale sviluppare un nuovo concetto di televisione on demand. Per quanto riguarda quali grandi broadcaster faranno da partner, al momento si ha notizia certa solo della BBC.

LiveStation inoltre sarà principalmente live, nulla o quasi sarà disponibile on demand, tutto verrà trasmesso in streaming. Si tratta di una precisa scelta dei produttori che vogliono aggredire un target specifico non andando a competere nel settore di Joost. È tuttavia difficile immaginare che i due software non si pestino i piedi almeno a livello pubblicitario in quanto, pur non trasmettendo la medesima categoria di contenuti, è pur vero che le modalità di trasmissione tra i due software sono le stesse e dunque una parziale sovrapposizione del target è inevitabile.

La differenza con Joost e Babelgum si misura infine anche a livello tecnologico. Com’era facilmente prevedibile, infatti, LiveStation è interamente programmato con Silverlight, il nuovo flash-killer di Microsoft. E proprio la costruzione basata su Silverlight sarà l’arma con la quale Microsoft potrà, se LiveStation raggiungerà il successo sperato, declinare il software anche su altre piattaforme diverse dai pc, come ad esempio i cellulari.

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