Google Pixel 3a

Con in nuovi Pixel 3a e Pixel 3a XL, Google porta l’esperienza Pixel al di sotto dei 500 Euro.

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il voto di Webnews  9
Con in nuovi Pixel 3a e Pixel 3a XL, Google porta l’esperienza Pixel al di sotto dei 500 Euro.

Negli ultimi anni gli smartphone Made by Google sono stati caratterizzati da specifiche al top e prezzi sicuramente non alla portata di tutti, limitandosi ad essere il riferimento per sviluppatori e appassionati dell’esperienza Android stock, ma quest’anno per la prima volta Big G ha deciso di lanciare una nuova categoria che propone la stessa esperienza Pixel ad un prezzo dimezzato. Ed ecco che a distanza di circa 6 mesi dal lancio dei Pixel 3 arrivano, anche in Italia, i nuovi Pixel 3a, caratterizzati da una scheda tecnica leggermente inferiore ma che grazie al prezzo ridotto si rivolgono a un bacino maggiore di utenti.

Tutto su Google Pixel 3a

Google Pixel 3a: design

All’interno della confezione di vendita sono presenti lo smartphone, un caricabatteria rapido da 18 Watt, un cavo USB Type-C, un adattatore USB OTG, delle cuffiette con jack da 3,5mm, l’estrattore per la SIM e la manualistica.

Le dimensioni del Pixel 3a sono di 151,3×70,1×8,2mm con peso di 147 grammi, e includono un display Full HD+ OLED da 5,6”; le dimensioni del Pixel 3a XL sono invece di 160,1×76,1×8,2mm per un display Full HD+ OLED da 6” ed un peso di 167 grammi.

Sulla parte anteriore ricoperta di vetro Dragon Trail, la principale alternativa al Gorilla Glass, oltre al display che in entrambi i modelli non presenta notch trovano posto la singola fotocamera frontale e la capsula auricolare; sul retro, in policarbonato che richiama lo stesso design dei Pixel 3 con una parte superiore lucida e una inferiore satinata, sono posizionati la fotocamera principale con flash a doppio LED, il lettore d’impronte e il logo Google. Ai lati troviamo il jack audio da 3,5mm e un microfono per la cancellazione dei rumori in alto; i tasti di accensione e del volume a destra; lo slot per la SIM a sinistra (lo smartphone supporta una SIM fisica più una eSIM); la porta USB Type-C, l’altoparlante di sistema e il microfono principale in basso.

Google Pixel 3a: scheda tecnica

Il cuore dei nuovi Pixel 3a è il nuovo chipset di fascia medio-alta Qualcomm Snapdragon 670, processore octa-core fino a 2GHz, corredato da processore grafico Adreno 615 e modulo per la sicurezza Titan M. La RAM è di 4GB per entrambi i modelli, mentre la memoria di archiviazione è di 64GB che, come da tradizione Pixel, non è espandibile.

La fotocamera principale è la stessa dei Pixel 3: si tratta di un sensore dual-pixel Sony IMX363 da 12,2MP con apertura f/1.8, pixel da 1,4μm, visione a 76°, stabilizzazione ottica ed elettronica, autofocus a doppio rilevamento di fase, flash a doppio LED e sensore anti sfarfallio. Anche le funzioni sono le stesse presenti sui fratelli maggiori, comprese le apprezzatissime modalità foto notturna e lo zoom ad alta definizione. La fotocamera frontale invece è un singolo sensore da 8MP con apertura f/2.0, pixel da 1,12μm, visione a 84°, stabilizzazione elettronica e fuoco fisso.

Per quanto riguarda la connettività non mancano il WiFi 802.11 a/b/g/n/ac dual band, il Bluetooth 5.0 con supporto ai protocolli audio AptX e AptX HD, l’NFC con supporto a Google Pay, Google Cast per la trasmissione di contenuti a Chromecast o a riproduttori compatibili, il supporto ai servizi di localizzazione GPS, Glonass e Galileo, e alle reti mobili di tutto il mondo comprese le bande LTE in utilizzo nel nostro paese con download fino a 600Mbps (LTE Cat.11). Presenti poi tutti i sensori: prossimità, luminosità, accelerometro, giroscopio, magnetometro, barometro e, come per i Pixel 3, l’Active Edge che permette di lanciare l’assistente Google stringendo i bordi dello smartphone.

Le batterie sono rispettivamente di 3000mAh per il Pixel 3a e di 3700mAh per il Pixel 3a XL, con supporto alla ricarica rapida PD2.0 a 18W. Assente in questo caso la ricarica wireless, come assente è anche la certificazione waterproof.

Google Pixel 3a: prezzo

Il Pixel 3a e il Pixel 3a XL possono essere acquistati sullo store di Google ad un prezzo rispettivamente di €399 e di €479. Entrambi i modelli sono disponibili nelle colorazioni nera e bianca, mentre purtroppo il nuovo colore lilla per il momento non arriverà in Italia.

Google Pixel 3a: recensione

Le voci sull’arrivo di una versione “lite” dei Pixel 3 si rincorrevano già da alcuni mesi, e finalmente Google li ha svelati in occasione dell’evento annuale I/O. Non sappiamo se questo sia l’inizio di una nuova strategia con lanci di smartphone flagship in autunno con l’arrivo delle nuove versioni di Android accompagnate da versioni ridotte in primavera, ma per il momento possiamo dire che questi nuovi Pixel 3a sono veramente benvenuti e ci auguriamo abbiano un seguito.

Un aspetto in cui Google si è differenziata rispetto agli altri produttori di smartphone è quello di offrire comunque la stessa esperienza su questa nuova linea: vero che il processore è meno potente, sebbene comunque adatto all’utilizzo che ne farebbe il 95% dell’utenza (e offrendo inoltre una maggiore autonomia), e vero che i materiali costruttivi sono meno nobili rispetto a quelli dei modelli base, ma quello che veramente conta è che l’apprezzatissima e pluri-premiata fotocamera Pixel è rimasta invariata.

Per questa recensione abbiamo utilizzato un Pixel 3a XL, ma considerato l’hardware identico con il Pixel 3a – fatta eccezione per le dimensioni del display e per la batteria, dimensionata in modo da garantire la stessa autonomia, almeno in base ai dati presenti sulla scheda tecnica – i risultati possono considerarsi validi per entrambe le varianti di smartphone.

Le prestazioni generali sono sempre ottime, come anche l’utilizzo della RAM: in media il sistema ne usa circa 2,5GB anche con multitasking dimostrando che un device con 4GB di RAM non ha nulla da invidiare a dispositivi con quantità più generose quando il sistema è ben sviluppato. Anche lo storage, che per i Pixel 3a è disponibile solo nel taglio da 64GB, risulta sufficiente grazie anche alla possibilità di effettuare il backup illimitato di foto e video su Google Foto.

Google Pixel 3a

Parlando di fotocamera, abbiamo già detto che essa è esattamente la stessa dei Pixel 3 maggiori, confermando quindi la sorprendente modalità notturna, l’ottimo zoom ad alta risoluzione, e tutte le altre modalità che già conosciamo come ritratto, cogli l’attimo e slow-motion. Ma la nuova versione dell’app Google Camera che esordisce sui Pixel 3a (e che arriva anche sui fratelli maggiori) guadagna anche la registrazione Time-Lapse che permette di registrare video a quattro diverse velocità da 5x fino a 120x. Rispetto alle fotocamere di altri produttori non troviamo lenti ultra-grandangolari o teleobiettivi, ma quello che la GCam riesce a fare con un singolo sensore non ci fa sentire alcuna mancanza. Soddisfacenti anche i risultati ottenuti con la fotocamera frontale, che nei Pixel 3a guadagna la stabilizzazione elettronica dei video.

Buono il comparto audio, che fa utilizzo dello speaker in basso e della capsula auricolare in alto per offrire un suono stereo che, sebbene non potente quanto nei Pixel 3, risulta comunque superiore alla media degli smartphone in circolazione e permette di ascoltare piacevolmente filmati e musica. Torna il jack audio, e non manca neanche il supporto ai protocolli AptX HD qualora si preferisca usare auricolari Bluetooth.

Buono e veloce lo sblocco con impronta digitale grazie a Pixel Imprint, e buona la costruzione del device che, in questa versione in policarbonato, risulta più leggero e non trattiene le impronte né sul vetro anteriore e né sulla scocca posteriore. Anche il display OLED ci ha soddisfatti appieno, ben visibile anche con la luminosità al 50% e anche sotto la luce diretta del sole. Come per il Pixel 3 troviamo poi la funzione Now Playing per visualizzare titolo e artista delle canzoni in sottofondo e Active Edge per richiamare l’assistente Google stringendo i bordi del device. E il Benessere Digitale si arricchisce con più funzioni quali le modalità Relax e Shhh, quest’ultima per silenziare il telefono quando questo viene posizionato a faccia in giù e finché non lo si riprende.

Passando all’autonomia, che già avevamo riscontrato buona sui Pixel 3, qui risulta ulteriormente migliorata, merito della capacità superiore delle batterie integrate in Pixel 3a e Pixel 3a XL ma anche del processore Snapdragon 670 che consuma meno risorse dei chipset serie 800. Presente la ricarica veloce a 18 Watt (compatibile sia con Quick Charge che con Power Delivery) mentre non troviamo la ricarica wireless.

Lato software, dal momento che parliamo di smartphone Made by Google, avremo sempre la garanzia dell’ultima versione di Android e delle relative patch di sicurezza, rilasciate con cadenza mensile, per un periodo minimo di 3 anni.

In conclusione non possiamo che ribadire il giudizio dello scorso autunno, quando dicemmo che i Pixel 3 rappresentano lo stato dell’arte per gli smartphone Android. In questo caso l’esperienza d’uso rimane invariata, ma i prezzi ridotti a meno della metà rendono i nuovi Pixel 3a sicuramente più appetibili per molti utenti in cerca di uno smartphone affidabile e che non costi una fortuna. Con prezzi da medio gamma si può finalmente acquistare un prodotto progettato nei minimi particolari in grado di migliorarsi con il tempo e di garantire la sicurezza dei dati personali, e dotato di una fantastica fotocamera in grado di regalarci scatti sempre sorprendenti.

Aggiornamento: Uso con Android Q Beta

Dopo un primo periodo di utilizzo del Pixel 3a XL con Android Pie abbiamo deciso di installare la versione beta della nuova distribuzione del sistema operativo, Android Q, che arriverà poi ufficialmente alla fine dell’estate. Come annunciato durante il keynote di apertura del Google I/O abbiamo trovato una serie di nuove impostazioni volte ad affinare le nostre scelte sulla condivisione dei dati personali e sulla sicurezza dello smartphone.

Anche lato grafico arriva una nuova modalità di navigazione di sistema a gesture che elimina definitivamente il tasto back, lasciando comunque la possibilità di impostare sia la modalità a due tasti di Pie che quella a tre tasti delle versioni precedenti di Android.

Per il momento le novità visibili non sono molte, ma ricordiamo che prima del rilascio finale dovranno arrivare altre due o tre versioni beta. Manterremo questa sezione aggiornata con le novità che riscontreremo nei prossimi mesi.

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