Panasonic Lumix G7

La Panasonic Lumix G7 è una mirrorless da 16 megapixel con funzione video 4K, mirino elettronico OLED, raffica da 8fps e AF ultra rapido.

pro

Contro

il voto di Webnews  8
La Panasonic Lumix G7 è una mirrorless da 16 megapixel con funzione video 4K, mirino elettronico OLED, raffica da 8fps e AF ultra rapido.

Evoluzione costante

Il settore delle mirrorless di fascia media è attualmente uno dei più competitivi nel mondo della fotografia: tutti i maggiori produttori offrono ormai macchine caratterizzate da ottime prestazioni e rapporti qualità-prezzo sempre più aggressivi.

In questo contesto si inserisce la nuova Panasonic Lumix G7, che va a sostituire l’apprezzata ma ormai vecchia G6, aggiornandone la dotazione tecnica e mantenendo fermo il prezzo a 699 euro per la versione solo corpo (o 799 euro per il kit che include anche l’obiettivo 14-42mm f/3,5-5,6).

Lumix G7: scheda tecnica

La Panasonic Lumix G7 integra un sensore Live MOS da 16 Megapixel di risoluzione, ovviamente in formato 4:3. Il processore d’immagine è il Venus Engine, un chip quad-core che dà alla fotocamera un’ottima reattività generale e le consente di raggiungere una notevole raffica da 8fps (6fps con AF continuo).

Sul retro della fotocamera si trovano sia il mirino elettronico (un ottimo OLED da 2.360k punti) che lo schermo, un pannello LCD orientabile e dotato di tecnologia touch, con 1.040k punti di risoluzione. La connettività ai dispositivi mobile è garantita dall’antenna Wi-Fi integrata, ma rispetto al precedente modello è stato rimosso il modulo NFC per il pairing rapido.

La modalità video, come sempre per i modelli Panasonic, è molto interessante: questa fotocamera registra filmati fino alla risoluzione UHD 4K, con 25 fotogrammi al secondo e 100Mbps, oppure nel più tradizionale formato 1080p con 50 fps. È presente un ingresso jack da 3,5mm per il collegamento di microfoni esterni, mentre è un peccato dover rilevare l’assenza di modalità high frame rate (oltre i 60fps), che avrebbero consentito di realizzare i filmati in slow motion tanto apprezzati di questi tempi.

Il comparto delle specifiche è completato da un piccolo flash integrato, da un otturatore meccanico in grado di garantire tempi fino a 1/4.000s (o 1/16.000s in modalità elettronica) e da un’interessante modalità “raffica 4K” che consente di catturare addirittura 30 immagini statiche al secondo, per un breve lasso di tempo, sfruttando le capacità di ripresa video di questa fotocamera.

Design e costruzione

La qualità costruttiva non è, purtroppo, al livello di cotanta scheda tecnica. La Panasonic Lumix G7 impiega principalmente plastiche di qualità mediocre, all’apparenza piuttosto fragili, e rappresenta da questo punto di vista un passo indietro rispetto al modello precedente, compiuto probabilmente per contenere i costi. Impugnando questa fotocamera, semplicemente, non si ha l’impressione di stringere fra le mani un oggetto da 700 euro di costo. Uno dei vantaggi della situazione, però, è che la Lumix G7 risulta davvero molto leggera: circa 410 grammi.

Anche il fattore estetico non risulta dei più aggraziati: Panasonic ha abbandonato il design smussato dei modelli precedenti e propone ora una fotocamera molto più angolare e bitorzoluta. Al di là dei rilievi estetici, però, va detto che questa nuova Lumix offre un comparto di controlli davvero molto approfondito, in grado di soddisfare anche i fotografi avanzati.

Alle due ghiere di controllo (frontale e posteriore) si aggiungono la consueta croce di navigazione posteriore, due ghiere di modalità, ben cinque tasti “fn” programmabili e infine, ovviamente, le potenzialità offerte dallo schermo touch. Nel complesso, l’usabilità della Lumix G7 rispecchia molto da vicino quella di una reflex semi-professionale e consente, dunque, di eseguire ogni azione rapidamente, senza dover scavare nei menu elettronici.

Prestazioni

Il comparto prestazionale è quello in cui la Panasonic Lumix G7 brilla maggiormente. La macchina è scattante in ogni sua operazione, a partire dai tempi di accensione fino alla scrittura/lettura su scheda, playback delle immagini e reattività agli input di touch screen.

Anche la raffica, come già detto, è notevole: ben 8 fotogrammi al secondo con AF singolo e 6 con AF continuo, per un buffer decisamente generoso (fino a 100 immagini Jpeg con le schede SD più veloci). La modalità “raffica 4K” impiega l’otturatore elettronico e non offre AF continuo, ma consente di realizzare addirittura 30 scatti da 8 Megapixel al secondo per un margine di circa 2 secondi, congelando il movimento con un’efficacia davvero sensazionale (in pratica, la fotocamera registra un video 4K di 2 secondi e poi lascia scegliere il fotogramma preferito da trasformare in immagine statica).

Molto buono anche l’autofocus, che in modalità singola è assolutamente silenzioso (con l’obiettivo in kit), rapidissimo e preciso. A differenza di quanto spesso avviene con i modelli mirrorless, anche l’AF continuo è abbastanza performante: impiegando l’area di fuoco singola al centro del fotogramma ed effettuando i giusti movimenti di panning, si possono tenere discretamente a fuoco anche i soggetti in movimento abbastanza rapido. Presente anche una funzione di tracking 3D (con l’area AF che segue il soggetto per tutto il fotogramma), anch’essa piuttosto efficace, a patto che i soggetti inquadrati non siano eccessivamente veloci e i loro movimenti troppo imprevedibili. Nel complesso, il comparto AF è senz’altro uno dei migliori che si possano reperire in una mirrorless di questa fascia di prezzo.

Infine, è apprezzabile anche la qualità del pannello LCD e soprattutto del mirino OLED: quest’ultimo offre una buona fluidità di aggiornamento, un campo visivo abbastanza ampio, un dettaglio soddisfacente ed una riproduzione cromatica abbastanza fedele.

Qualità foto e video

La qualità d’immagine offerta dal sensore da 16 Megapixel è senz’altro soddisfacente, ma non all’avanguardia nel campo delle mirrorless e in generale dei sensori compatti.

Le immagini scattate da questa fotocamera sono buone in termini di dettaglio, ma non eccezionali, a nessuna impostazione ISO. Al valore base di 200 ISO le foto risultano abbastanza pulite, ma già a valori intermedi come 400-800, esaminando le immagini al 100% di risoluzione, si nota una lieve perdita di dettaglio e la presenza di qualche artefatto digitale. Ciò detto, va ricordato che il dettaglio estremo è necessario solamente in caso di stampe a grandi dimensioni o di crop molto spinti: per il 90% degli impieghi tradizionali, il dettaglio offerto dalla Lumix G7 sarà dunque più che sufficiente.

Anche gli altri fondamentali della qualità fotografica sono buoni. Il metering è generalmente abbastanza affidabile e produce scatti ben esposti, così come il bilanciamento del bianco automatico, anche se durante la prova quest’ultimo ha avuto occasionali difficoltà in situazioni non esattamente impossibili. La gamma dinamica, infine, è discreta per un sensore di piccole dimensioni e così denso di pixel, ma in caso si volesse estenderla (per catturare piacevoli immagini controluce, ad esempio), è possibile approfittare del ben realizzato sistema di HDR automatico, che produce buoni risultati.

Dulcis in fundo, la qualità video è straordinaria. I video 4K e anche quelli 1080p sono eccellenti per una fotocamera di questa fascia di prezzo, offrendo valori di dettaglio, esposizione e dinamismo molto piacevoli e un focus generalmente abbastanza sicuro, fluido e del tutto silenzioso. Il jack per microfoni esterni consente di ottenere il meglio anche dal punto di vista audio, mentre la possibilità di impostare comandi totalmente manuali consente anche ai videoamatori più avanzati di sbizzarrirsi al meglio.

Verdetto

La Panasonic Lumix G7 è una fotocamera con molti pregi e due difetti, che a seconda delle preferenze personali possono risultare più o meno ingombranti.

Sul fronte dei più, vanno senz’altro elencate la grande rapidità di tutte le operazioni (inclusi l’AF e la raffica), l’eccezionale qualità video e la profondità del sistema di controllo, che rende questa fotocamera uno strumento versatile e in grado di offrire un’esperienza di utilizzo adatta anche ai fotografi avanzati.

L’altro lato della medaglia è costituito da una qualità costruttiva non del tutto convincente e da una qualità d’immagine pura che, pur risultando sufficiente per la maggior parte degli impieghi quotidiani, non potrà soddisfare gli amanti del dettaglio ultra inciso e degli ISO estremi.

Nel complesso, il prezzo di circa 700 euro per il solo corpo macchina è adeguato, ma non particolarmente aggressivo: nella medesima fascia di mercato si possono trovare molti altri modelli interessanti (come la Olympus OM-D E-M10 o la Fujifilm X-T10), che rappresentano per la Panasonic Lumix G7 una concorrenza insidiosa.

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