RAMPLAS: progetto europeo per memorie da 100 Gbps

Il progetto nasce con l'obiettivo di sviluppare memorie ottiche con tempo di accesso 100 volte inferiore all'attuale.
Il progetto nasce con l'obiettivo di sviluppare memorie ottiche con tempo di accesso 100 volte inferiore all'attuale.

La piattaforma PC, intesa come unione dei singoli componenti, non è mai stata equilibrata. Nonostante le numerose scoperte e innovazioni, all’interno di un computer ci sono sempre state (e forse sempre ci saranno) differenze in termini di velocità di funzionamento. Il processore in molti casi è “sprecato”, in quanto deve attendere la lettura e la scrittura dei dati dalle periferiche più lente come gli hard disk. Con l’arrivo degli SSD, questo problema è stato parzialmente risolto, ma ora il collo di bottiglia è rappresentato dalla memoria RAM. La soluzione potrebbero essere i chip ottici a 100 Gbps.

Il progetto RAMPLAS, al quale partecipano sei centri di ricerca di quattro nazioni (Germania, Olanda, Grecia e Finlandia), mira alle realizzazione di chip di memoria basate sulla tecnologia fotonica.

Per oltre 20 anni la differenza di velocità tra processori e memorie è aumentata. Le attuali RAM sono troppo lente rispetto alle CPU; infatti, basti pensare che la frequenza interna delle DDR3-1333 è 166 MHz, mentre un processore ormai supera i 4 GHz. Questo fenomeno viene definito Memory Wall. Il progetto RAMPLAS, finanziato dall’Unione Europea con 2 milioni di euro, ha come obiettivo la realizzazione di chip di memoria ottica basati sulla tecnologia SOI (Silicon-on-Insulator) con velocità di accesso maggiore di due ordini di grandezza rispetto alle memorie attuali e con consumi inferiori del 50%.

Nell’arco dei prossimi tre anni, il gruppo di lavoro svilupperà anche un nuovo framework necessario per consentire alle singole discipline scientifiche di trarre vantaggio dalla tecnologia che richiede un approccio interdisciplinare tra informatica, ottica, fisica dei semiconduttori e fotonica.

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