La battaglia contro le chiamate moleste e le frodi telefoniche si arricchisce di un nuovo capitolo grazie al successo della prima fase del filtro anti spoofing. I dati parlano chiaro: oltre 20 milioni di chiamate bloccate in un solo mese, il 1,37% del traffico internazionale filtrato e più di 1,4 miliardi di contatti monitorati. Questi numeri testimoniano la determinazione dell’AGCOM nel contrastare il fenomeno sempre più diffuso dello spoofing, una pratica che ha raggiunto livelli allarmanti e che mette a rischio la sicurezza di utenti e aziende.
Dal 19 novembre 2025, la protezione si farà ancora più capillare: il blocco verrà esteso anche alle chiamate da numeri mobili, completando così una strategia che mira a rendere il sistema italiano tra i più sicuri d’Europa. La delibera n. 271/25/CONS rappresenta infatti il secondo step di un percorso avviato ad agosto, che già ha portato a risultati tangibili. La prima fase del filtro, attiva dal 19 agosto 2025, si era concentrata sui numeri di rete fissa, ma ora il raggio d’azione si allarga, includendo tutte le tipologie di numerazione mobile: dai servizi personali alle comunicazioni machine to machine, sempre più utilizzate nel mondo digitale e nell’Internet of Things.
L’importanza di questo intervento risiede soprattutto nella capacità di arginare la manipolazione del Calling Line Identification, il sistema che permette di identificare il numero chiamante. Il CLI alterato rappresenta una delle principali tecniche usate dai malintenzionati per ingannare gli utenti, spesso con l’obiettivo di carpire dati sensibili o trarre profitto da truffe telefoniche. L’AGCOM, consapevole della gravità del problema, ha deciso di intensificare i controlli, puntando su un sistema a doppio livello: da un lato vengono sanzionati gli operatori mobili italiani che non verificano o alterano il CLI, dall’altro si blocca il traffico illecito proveniente dall’estero prima che possa raggiungere i destinatari finali.
Un elemento chiave della nuova fase riguarda le procedure semplificate per il blocco preventivo delle chiamate provenienti da operatori che non rispettano gli obblighi di verifica del roaming internazionale. In caso di inadempienza, il servizio potrà essere sospeso fino a quando l’operatore non si sarà adeguato agli standard richiesti. Questo meccanismo di controllo si inserisce in una strategia più ampia che mira a responsabilizzare tutti gli attori della filiera, promuovendo un approccio partecipativo che coinvolge operatori, stakeholder e istituzioni.
I risultati ottenuti nei primi mesi di applicazione sono significativi: la percentuale di traffico bloccato è passata dal 5,74% dei primi tempi all’1,37% registrato nel solo mese di settembre. Un dato che evidenzia come i criminali stiano cercando nuove strategie per aggirare i controlli, ma che al tempo stesso conferma l’efficacia del filtro anti spoofing nel ridurre drasticamente il fenomeno. Il calo progressivo delle chiamate illegittime dimostra che il sistema sta funzionando e che la collaborazione tra operatori e autorità di regolamentazione è la strada giusta per garantire la sicurezza delle comunicazioni.
L’estensione del blocco alle chiamate da numeri mobili rappresenta un passo fondamentale per completare il quadro di protezione delineato dall’AGCOM. In un contesto in cui la mobilità e l’interconnessione tra dispositivi sono sempre più centrali, è essenziale che anche le comunicazioni machine to machine siano tutelate da eventuali abusi. Il nuovo sistema non solo rafforza le difese contro lo spoofing, ma introduce anche una maggiore trasparenza e responsabilità per tutti gli operatori coinvolti.
Il percorso intrapreso dall’AGCOM per contrastare la manipolazione del Calling Line Identification si configura dunque come un modello di riferimento a livello europeo. L’obiettivo è chiaro: proteggere gli utenti dalle chiamate moleste e dalle frodi, assicurando che il diritto alla privacy e alla sicurezza sia sempre garantito. Il dialogo costante con gli operatori mobili e l’adozione di tecnologie avanzate rappresentano le leve su cui costruire un sistema di comunicazione più sicuro e affidabile per tutti.
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