Nel panorama sempre più digitale dei servizi pubblici italiani, un nuovo strumento promette di rivoluzionare l’accesso al mondo del lavoro per le nuove generazioni: AppLI. Lanciata ufficialmente il 16 novembre 2025 grazie a una collaborazione strategica tra INPS e Ministero del Lavoro, questa piattaforma segna un passo importante verso l’innovazione tecnologica nella Pubblica Amministrazione, offrendo ai giovani tra i 18 e i 35 anni un supporto concreto e personalizzato nella ricerca di occupazione.
AppLI nasce dall’idea che la tecnologia, se utilizzata in modo responsabile e trasparente, possa realmente avvicinare i servizi ai cittadini. Il progetto si inserisce in una cornice di digitalizzazione dei processi pubblici, offrendo un assistente virtuale intelligente, gratuito e accessibile 24 ore su 24 dal Portale giovani. Il suo obiettivo principale è guidare gli utenti in tutte le fasi cruciali dell’ingresso nel mondo del lavoro: dalla simulazione dei colloqui all’ottimizzazione del curriculum vitae, fino all’orientamento professionale, sfruttando le potenzialità della intelligenza artificiale.
La piattaforma si distingue per essere il primo esempio di IA generativa multi-agente progettato e sviluppato direttamente dalla Pubblica Amministrazione italiana. Grazie all’utilizzo di un linguaggio naturale e a un’interfaccia intuitiva, AppLI accompagna gli utenti nella redazione di lettere di presentazione efficaci, nella preparazione ai colloqui attraverso feedback personalizzati e nell’esplorazione delle opportunità di autoimpiego o dei percorsi formativi più adatti alle proprie inclinazioni.
Per accedere al servizio, è necessario autenticarsi tramite SPID o Carta d’Identità Elettronica. Un aspetto particolarmente innovativo riguarda la possibilità, per chi lo desidera, di inserire un codice fornito dal Centro per l’Impiego territoriale, così da visualizzare i dati già presenti nei sistemi pubblici e personalizzare ulteriormente l’esperienza. Tuttavia, la piattaforma rimane pienamente navigabile anche senza questa registrazione, garantendo inclusività e flessibilità d’uso.
Alla base di AppLI vi è un processo di co-creazione che ha coinvolto in modo attivo non solo le istituzioni, ma anche i diretti destinatari del servizio: i giovani. Insieme a loro, amministrazioni regionali, operatori degli sportelli per l’impiego ed esperti del settore hanno contribuito a definire le funzionalità e le priorità dell’algoritmo, assicurando che le soluzioni proposte rispondano realmente alle esigenze della fascia d’età target e non restino semplici esercizi teorici.
Nonostante l’entusiasmo per le opportunità offerte, il dibattito pubblico resta acceso. Gli sviluppatori sottolineano la disponibilità continua della piattaforma, la personalizzazione dei percorsi di orientamento e la capacità di facilitare la redazione di documenti professionali di alta qualità. Dall’altro lato, esperti di privacy e associazioni per i diritti digitali sollevano dubbi e perplessità in merito alla raccolta e all’utilizzo dei dati personali, alla trasparenza dei meccanismi algoritmici e al rischio di raccomandazioni non sempre imparziali.
Anche gli specialisti del settore recruitment ricordano che, per quanto avanzata, nessuna intelligenza artificiale potrà mai sostituire del tutto il valore del contatto umano. La reale efficacia dell’assistente virtuale dipenderà dalla qualità delle informazioni fornite dagli utenti stessi e dalla capacità del sistema di interpretarle in modo corretto e pertinente.
Per rispondere a queste preoccupazioni, le istituzioni hanno annunciato un piano di verifiche rigorose sulla conformità al GDPR e controlli approfonditi sui processi di matching automatico tra candidati e opportunità lavorative. Nel frattempo, AppLI continuerà a evolversi grazie ai feedback degli utilizzatori, con l’obiettivo di diventare uno strumento sempre più efficace, inclusivo e rispettoso dei diritti digitali dei cittadini.
L’avvento di AppLI rappresenta dunque una tappa significativa nel percorso di innovazione dei servizi pubblici italiani. La collaborazione tra INPS e Ministero del Lavoro mostra come sia possibile, attraverso la tecnologia, offrire ai giovani strumenti concreti per affrontare con maggiore consapevolezza e competenza le sfide del mercato del lavoro, ponendo al centro la persona e le sue aspirazioni.
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