A cena con Tim Cook per 200.000 dollari

Chiude a 200000 dollari l'asta per aggiudicarsi una cena con Tim Cook: è il terzo anno che il CEO si presta all'iniziativa di beneficenza di CharityBuzz.
Chiude a 200000 dollari l'asta per aggiudicarsi una cena con Tim Cook: è il terzo anno che il CEO si presta all'iniziativa di beneficenza di CharityBuzz.

Servono 200.000 dollari per cenare con Tim Cook, il CEO di Apple. È questo il risultato di una recente asta di beneficenza organizzata da CharityBuzz, a cui il leader di Apple si è generosamente prestato. Inaugurata nel mese d’aprile con un prezzo base di 10.000 dollari, l’asta si è conclusa oggi alla ragguardevole cifra. Il fortunato e facoltoso vincitore si assicurerà una cena con CEO, nonché due postazioni VIP per assistere a uno dei prossimi eventi targati mela morsicata.

Tim Cook, il quale già negli anni passati ha collaborato in simili iniziative, ha deciso di destinare la somma alla Robert F. Kennedy Human Rights Campaign, considerato come il tema dei diritti umani sia molto caro al CEO, come anche confermato in più di un’occasione pubblica.

L’edizione 2015 è la terza che vede il leader della mela morsicata coinvolto. La somma più alta è stata raggiunta durante la prima edizione, con 610.000 dollari battuti all’asta, mentre lo scorso anno sono stati raccolti 330.000 dollari. Nell’ultimo decennio, anche altri dirigenti della mela morsicata si sono favorevolmente prestati a simili progetti, come nel caso di Eddy Cue e di Ian Rogers.

Per festeggiare la chiusura dell’iniziativa e, soprattutto, l’importante somma di denaro raccolta, CharityBuzz ha diramato alcuni simpatici dati di confronto, per rendere ancora più evidente quanto quei 200.000 dollari potranno pesare sulle attività di beneficenza dell’associazione prescelta. La somma equivale infatti a 20 Apple Lisa, uno dei primissimi computer con GUI realizzati dal gruppo californiano, ma anche a 573 Apple Watch oppure addirittura a una mela al giorno per i prossimi 500 anni.

Tim Cook si dedica da sempre alla sensibilizzazione e alla beneficenza. Negli ultimi anni, ha scelto di sostenere la battaglia per i diritti umani e l’equità, sia nella sfera lavorativa che nell’ambito privato. Apple, infatti, si è fatta portavoce negli Stati Uniti dei diritti della comunità LGBT e delle minoranze etniche, confrontandosi direttamente con le istituzioni a stelle e strisce come il Congresso.

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