Contrassegno obbligatorio per Monopattini Elettrici: quanto costa e come richiederlo

Decreto MIT 2025: contrassegno obbligatorio per monopattini elettrici. Dettagli su formato, costo di 8,66 €, modalità di richiesta, tutela anticontraffazione e sanzioni.
Decreto MIT 2025: contrassegno obbligatorio per monopattini elettrici. Dettagli su formato, costo di 8,66 €, modalità di richiesta, tutela anticontraffazione e sanzioni.
Contrassegno obbligatorio per Monopattini Elettrici: quanto costa e come richiederlo

Il panorama della mobilità urbana in Italia sta cambiando rapidamente e, con esso, anche le regole che disciplinano l’utilizzo dei monopattini elettrici. Una delle novità più discusse degli ultimi mesi riguarda l’introduzione di un nuovo contrassegno monopattini, reso obbligatorio da un recente decreto ministeriale. Questa misura, fortemente voluta dal Governo, punta a rafforzare la tracciabilità dei veicoli, migliorare la sicurezza e contrastare i fenomeni di furto e utilizzo illecito, ma non mancano polemiche e interrogativi tra utenti e operatori del settore.

A partire dal 6 ottobre 2025, con l’entrata in vigore del decreto del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, ogni proprietario di monopattino a propulsione prevalentemente elettrica dovrà dotarsi di uno specifico tag identificativo. Il costo fissato per il contrassegno monopattini è di 8,66 euro: una cifra che, a prima vista, può sembrare contenuta, ma che ha sollevato non poche perplessità, soprattutto se si considera che si tratta di un semplice adesivo plastificato delle dimensioni di 5×6 centimetri.

La realizzazione del tag è affidata all’Istituto Poligrafico e Zecca dello Stato, garanzia di qualità e sicurezza grazie all’adozione di misure anti-contraffazione. Il contrassegno monopattini sarà caratterizzato da sei caratteri alfanumerici neri, stampati su uno sfondo bianco riflettente: tre lettere (comprese tra B e Z, con alcune vocali escluse) e tre numeri (da 2 a 9). Questa scelta mira a rendere il codice facilmente leggibile anche in condizioni di scarsa illuminazione, elemento cruciale per le forze dell’ordine e per la tracciabilità dei mezzi in caso di incidenti o violazioni.

Per quanto riguarda il posizionamento, il decreto è molto preciso: il tag dovrà essere applicato in modo visibile, preferibilmente sul parafango posteriore o sulla parte anteriore del piantone dello sterzo, ad un’altezza compresa tra 20 e 120 centimetri dal suolo. Una scelta pensata per facilitare i controlli, ma che potrebbe rappresentare una sfida per alcuni modelli di monopattini elettrici con design particolarmente compatti o innovativi.

La richiesta del contrassegno monopattini potrà essere effettuata attraverso la piattaforma telematica del Ministero oppure presso gli sportelli della Motorizzazione Civile. In questo secondo caso, oltre al costo del tag, saranno applicati l’imposta di bollo e i diritti di motorizzazione. Interessante la possibilità, per chi possiede più monopattini, di presentare un’unica istanza cumulativa e di effettuare un solo pagamento, una soluzione che va incontro alle esigenze di famiglie e operatori del settore sharing.

Il provvedimento si inserisce nel solco tracciato dalla Legge di bilancio 2020 e dai successivi aggiornamenti del 2024, con l’obiettivo dichiarato di semplificare l’identificazione dei proprietari in caso di sinistri, furti o comportamenti illeciti. Tuttavia, la nuova normativa non è stata accolta senza riserve. Diverse associazioni di utenti e operatori lamentano un aggravio burocratico e costi aggiuntivi che potrebbero scoraggiare l’utilizzo occasionale dei monopattini elettrici. Non mancano inoltre i dubbi sollevati da esperti di diritto e tecnologia sulla gestione e conservazione dei dati personali raccolti nei database istituzionali.

Un altro aspetto centrale riguarda il regime delle sanzioni: chi verrà sorpreso a circolare senza il tag identificativo rischia una multa compresa tra 100 e 400 euro. Una cifra significativa, pensata per scoraggiare i comportamenti irregolari e garantire una maggiore disciplina nell’utilizzo dei monopattini elettrici. Le sanzioni sono quindi uno strumento chiave per favorire la piena applicazione della norma, ma anche su questo fronte restano alcune incognite legate ai tempi di rilascio del contrassegno, alle modalità di pagamento e alle procedure per i servizi di sharing.

Non è tutto: in caso di furto o smarrimento del tag, sarà necessario seguire una procedura specifica per ottenere un duplicato, ma i dettagli operativi non sono ancora stati pienamente chiariti dal Ministero. I Comuni, dal canto loro, potranno promuovere campagne informative rivolte sia ai cittadini che ai gestori dei servizi di noleggio, per garantire una corretta e uniforme applicazione della nuova disciplina su tutto il territorio nazionale.

L’introduzione del contrassegno sui monopattini rappresenta una svolta significativa nel quadro normativo dei monopattini elettrici in Italia. Se da un lato la misura promette di rafforzare la tracciabilità e la sicurezza, dall’altro pone interrogativi su costi, privacy e praticità di attuazione. Un equilibrio ancora tutto da trovare, che sarà oggetto di attenzione nei prossimi mesi sia da parte degli utenti che delle istituzioni.

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