Digitale, dei millennials, ma è sempre lavoro

I dodici trend per il futuro: alla Camera i giovani che hanno avuto successo inventando nuovi lavori o riattualizzandone di vecchi con la tecnologia.
I dodici trend per il futuro: alla Camera i giovani che hanno avuto successo inventando nuovi lavori o riattualizzandone di vecchi con la tecnologia.

Riprendere un vecchio mulino a pietra, coltivare vegetali smart, connettere cose che non lo erano mai state. Digital manifacturing, eCommerce, IoT, ricerca e brevetti green, visori immersivi, coworking, piattaforme crowd e sharing economy, Big Data, nuove forme di pagamento, industria 4.0. L’idea che la tecnologia bruci soltanto lavoro è parziale, e sbagliata, così la job community dei lavoratori della rete si è riunita per il terzo anno consecutivo alla Camera dei Deputati per parlare di futuro del lavoro. Fabbriche, artigiani e contadini sono a modo loro egualmente digitalizzati e, buona notizia, fatturano.

Dopo aver portato all’attenzione della politica le 10 azioni per entrare nell’economia digitale e aver realizzato il fact-checking su ciò che è stato fatto e su ciò che c’è ancora da fare, il terzo incontro annuale dei Wwworkers a Roma si è focalizzato stavolta sui trend. La via italiana al futuro del lavoro (video) è stata una giornata di confronto con politici, esperti, organi di rappresentanza, big player dell’hi-tech e di speech con le storie dei tanti lavoratori che ogni giorno raccontano un futuro possibile per l’economia locale che si confronta con quella globale. Storie di “global microbrand” che si ritrovano a concorrere nello stesso agone digitale delle grandi multinazionali. Introdotti da Marco Bettiol dell’Università di Padova, e moderati da Gianpaolo Colletti, si sono susseguiti diversi protagonisti di storie di successo di imprese artigiane, PMI e startup italiane che stanno scalando nel mondo generando interesse e fatturato.

Le storie, i trend

Uno dei primi trend individuati è il rapporto uomo-macchina, che dà spazio agli automatismi che cambiano il lavoro, ottimizzando tempi e spazi del lavoratore digitalizzato. E ridefinendo processi e cultura di un’azienda oggi più connessa. Con la sua azienda Alberto Gerli, 36enne milanese di nascita e padovano d’adozione, ha brevettato un sistema di illuminazione a LED innovativo che unisce efficienza, risparmio energetico e comfort visivo. Tra le Marche e l’Abruzzo cinque ex compagni di università tra i 24 e i 27 anni hanno deciso di fare impresa puntando sull’Internet of Things. Grazie al loro sistema hardware e software ogni oggetto, dispositivo o impianto può essere monitorato, comandato e condiviso in real-time e da qualsiasi parte del mondo. Così nasce il primo estintore connesso al mondo: se la temperatura supera i 60° si attiva, generando un suono e un laser.

Digitali possono essere anche le fonderie: una rete informale composta da 16 aziende e altre 24 che collaborano in un network cloud che realizza nuove imprese e modelli di business. A proposito di affari, come non pensare al boom per la vendita online, accelerata dai social network e dalla mobile revolution? Anche quando la ricerca e la produzione sono in Italia, la vendita può essere ovunque nel mondo con i marketplace “glocali”. A soli 19 anni Maria Fidanza ha dovuto affrontare il terremoto che nel 2009 ha distrutto L’Aquila, senza risparmiare i tre negozi di arredamento di famiglia attivi da quattro generazioni. Ma non si è arresa: con sua sorella e i suoi due fratelli ha deciso di rialzarsi puntando su laquiladesign e una partnership con eBay. A Melito di Napoli i fratelli Carbonelli producono cinque diverse miscele di caffè seguendo l’antico metodo della tostatura a legna, con l’utilizzo esclusivo di legni di quercia. E per la vendita hanno deciso di puntare sull’oonline arrivando a toccare punte del 60%.

C’è chi punta su qualcosa di più immersivo, come Tryeco, famosi per la ricostruzione 3D del soffitto del tempio di Bel a Palmira distrutto dall’Isis. Il 41enne imprenditore brianzolo Filippo Berto invece ha reinventato l’azienda di famiglia trasformando il mobilificio in un laboratorio di comunicazione multimediale. Oggi i suoi divani sono video-raccontati in ogni fase. Fortissime le tendenze anche su crowdsourcing, il coworking tra imprese con storie diverse, che spesso sfocia in digital manifacturing, che a sua volta stimola aziende di software molto innovative, che usano algoritmi, machine learning, per fornire soluzioni, che in futuro saranno sempre più predittive e prescrittive.

Cambiano anche i sistemi di pagamento: Sardex, Satispay (250 mila utenti che hanno fatto download e oltre 16 mila esercenti consorziati), sono esempi noti. Diventano sempre più decisiva la ricerca dei nuovi materiali, sostenibilità nei processi, innovazione nelle tecniche di lavorazione, che connettono sviluppo ambientale e sostenibile. Qui tutti i trend e le storie raccontate.

Ingegnere elettronico ed aerospaziale, Giorgia Pontetti ha messo in piedi sul lago del Salto, in provincia di Rieti, un’azienda agricola con annesso agriturismo: ricerca, produce e vende online prodotti agricoli biologici genuini, ottenuti grazie a tre serre ad alta tecnologia per coltivazioni idroponiche tutte computerizzate. Nasce così il

Ingegnere elettronico ed aerospaziale, Giorgia Pontetti ha messo in piedi sul lago del Salto, in provincia di Rieti, un’azienda agricola con annesso agriturismo: ricerca, produce e vende online prodotti agricoli biologici genuini, ottenuti grazie a tre serre ad alta tecnologia per coltivazioni idroponiche tutte computerizzate. Nasce così il pomodoro intelligente, perché connesso nella serra in un microclima ideale. E senza nichel. Il suo progetto è stato premiato da Wwworkers come il migliore del 2017.

Coraggio, interazione, opportunità

Si è parlato molto di modelli di business e di cambiamenti tecnologici, durante la giornata alla Sala Regina alla Camera. Sia gli aspetti delle tendenze tecnologiche, sia la contaminazione tra chi detiene brevetti e chi si fa forza delle idee e di brand riconosciuti a livello locale. Di questo scenario tra mondo del lavoro di oggi e quello futuribile, si nota quanto sia determinante il coraggio di questi giovani imprenditori, soprattutto considerando che spesso provengono da situazioni identiche a quelle di tantissimi giovani che non sanno cosa fare, che lamentano scarsa interazione col sistema produttivo – e anche politico, rappresentativo – dei loro territori. Questo solleva il tema delle opportunità: di formazione, di interazione, di sperimentazione. Indispensabili per creare nuova impresa e occupazione.

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