Linux supera l'1% tra i sistemi operativi

Le distribuzioni Linux hanno da poco raggiunto una quota di mercato tra i sistemi operativi pari all'1,02%. L'OS del pinguino continua a espandere le proprie quote grazie al crescente successo dei netbook e a soluzioni software maggiormente intuitive
Le distribuzioni Linux hanno da poco raggiunto una quota di mercato tra i sistemi operativi pari all'1,02%. L'OS del pinguino continua a espandere le proprie quote grazie al crescente successo dei netbook e a soluzioni software maggiormente intuitive

Nonostante stenti ancora ad affermarsi come valida soluzione alternativa ai tradizionali sistemi operativi proprietari, Linux ha da poco registrato un importante passo in avanti conquistando l’1,02% dell’intero comparto legato agli OS. Il raggiungimento dell’importante traguardo è stato ufficializzato dalla società di rilevazione Net Applications attraverso il suo famoso portale Market Share.

Il dato sulla quota di mercato di Linux fa riferimento ai sistemi client e colloca la soluzione open source al terzo posto tra gli OS maggiormente utilizzati dopo Windows (87,90%) e Mac (9,73%). La nuova rilevazione di Market Share dimostra come il sistema operativo del pinguino sia riuscito a conquistare nuovi spazi specialmente sul lato consumer grazie alla diffusione dei netbook sui quali sono spesso installate distribuzioni Linux meno costose del software proprietario e meno esigenti dal punto di vista dell’hardware. Produttori come Dell e Acer, per esempio, hanno messo in vendita negli ultimi mesi numerosi dispositivi portatili con Linux già installato, contribuendo così alla sua diffusione anche tra gli utenti meno esperti.

Semplificare sembra essere del resto la parola d’ordine delle ultime distribuzioni del sistema operativo del pinguino. Fedora, openSUSE e il sempre più diffuso Ubuntu hanno sensibilmente contribuito nel rendere le soluzioni Linux più semplici e intuitive da utilizzare, investendo molto nella ricerca di nuovi accorgimenti per consentire un utilizzo e una gestione dei loro OS senza avere particolari conoscenze informatiche. Sistemi più semplici e progressiva diffusione dei netbook con software open source potrebbero costituire concretamente un’occasione per un rilancio delle distribuzioni Linux.

Con appena l’1% della quota di mercato, la strada da percorrere per agganciare la concorrenza rimane naturalmente tutta in salita. Microsoft può contare su una gigantesca capacità distributiva, consolidata dai numerosi accordi con gli OEM, e sembra mirare con il nuovo Windows 7 a reimpadronirsi completamente dei netbook, lasciando poco spazio per la concorrenza.

Il confronto con il colosso dell’informatica non sembra però impensierire più di tanto Linux, fermo ancora su numeri marginali, ma con una fedeltà notevole da parte dei suoi utenti e della community di sviluppo che fino a ora ha contribuito alla sua fortuna. La sfida appare impari, ma non per questo impossibile da sostenere: fatte le dovute distinzioni, fino a qualche anno fa sembrava impossibile intaccare la solida quota di mercato di Internet Explorer, eppure in poco tempo il software open source di Firefox è riuscito a erodere quote significative al browser di Microsoft. I fan della community Linux sembrano ora auspicare una analoga rimonta da parte del loro sistema operativo nei confronti di Windows.

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