Microsoft Band vs Apple Watch, sfida di battiti

Entrambi i dispositivi integrano un sensore ottico, ma Apple Watch è meno preciso di Microsoft Band nella misurazione dei battiti cardiaci.
Entrambi i dispositivi integrano un sensore ottico, ma Apple Watch è meno preciso di Microsoft Band nella misurazione dei battiti cardiaci.

Oggi esistono numerosi dispositivi in grado di misurare i battiti cardiaci. Per verificare se questi indossabili possono sostituire prodotti specifici o strumenti medici, Rachel Metz di MIT Technology Review ha indossato Microsoft Band e Apple Watch per diversi giorni, confrontando i valori registrati durante il tragitto casa-lavoro (in bici) con quelli misurati dalla fascia toracica Polar H7. I risultati ottenuti hanno premiato il gadget dell’azienda di Redmond.

Smartwatch, smartband e activity tracker dovrebbero consentire agli utenti di monitorare i principali parametri fisici per un lungo periodo di tempo, segnalando eventuali problemi di salute. In realtà, questi device non sono affidabili, in quanto la precisione delle misurazioni dipende da vari fattori. Microsoft Band e Apple Watch usano un sensore ottico per registrare i battiti cardiaci, ma forniscono valori completamente differenti tra loro. Il dispositivo Microsoft è comunque più preciso dello smartwatch Apple.

La media dei battiti cardiaci misurati da Band è molto simile a quella calcolata dalla fascia Polar H7, mentre lo scarto massimo è di 13 bpm. Apple Watch, invece, ha registrato fino a 77 bpm di differenza. Anche i valori delle calorie bruciate (considerando anche lo Jawbone UP3) è molto variabile e compreso tra 143 e 187. Questa scarsa precisione non dipende però solo dai dispositivi stessi. I sensori ottici, che leggono il flusso sanguigno nel polso, non sono adatti per tutte le persone. Un polso sudato, peloso, grasso, sottile o tatuato può impedire una misurazione corretta.

Per realizzare dispositivi indossabili che permettano un monitoraggio affidabile dei parametri vitali è necessario utilizzare nuove tecnologie. Una startup di Cambridge (Massachusetts), ad esempio, ha progettato un device da polso che registra battiti cardiaci, respirazione e flusso sanguigno mediante un ballistocardiogramma, un tracciato ottenuto con un sensore che misura i piccoli movimenti del corpo durante il pompaggio del sangue da parte del cuore.

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