Microsoft, il 3D di Bing cresce grazie a Gigwalk

Microsoft utilizzerà la forza-lavoro di Gigwalk per integrare immagini 3D all'interno di Bing Maps. Già migliaia le fotografie raccolte.
Microsoft utilizzerà la forza-lavoro di Gigwalk per integrare immagini 3D all'interno di Bing Maps. Già migliaia le fotografie raccolte.

Gigwalk è un’applicazione per iPhone dell’omonima azienda che utilizza un rete di lavoratori per compiere piccoli task, come ad esempio scattare foto di attività commerciali, in cambio una somma di denaro. Il servizio riceverà ora una enorme spinta da Microsoft che ha iniziato a commissionare migliaia di compiti per arricchire il database di immagini presenti sulle mappe di Bing.

Gigwalk è attualmente utilizzato da oltre 50.000 utenti che hanno ricevuto una somma compresa tra 4 e 7 dollari, ma alcuni Gigwalkers sono riusciti a guadagnare fino a 90 dollari per un singolo compito. Microsoft utilizzerà la forza-lavoro di Gigwalk per aggiungere immagini dei punti di interesse che poi verranno convertite in tre dimensioni con il software Photosynth prima di essere integrate in Bing Maps.

I Gigwalkers hanno finora scattato ed inviato oltre 900.000 immagini. Ariel Seidman, CEO di Gigwalk, ha dichiarato che circa il 20% degli utenti registrati possono essere considerati professionisti, mentre la percentuale rimanente è costituita da utenti che svolgono i compiti assegnati in modo occasionale. I professionisti, in particolare, riescono a scattare migliaia di foto al giorno e vedono Gigwalk come un secondo lavoro.

Dopo aver avviato una fase di test nella città di New York, Microsoft ha ora deciso di estendere la sua collaborazione con Gigwalk anche nelle altre città dove il servizio è operativo, ovvero Seattle, Los Angeles, San Francisco, Chicago, Boston, Philadelphia e Miami. L’azienda di Redmond è dunque il terzo grande cliente per la piccola startup californiana, dopo TomTom e MenuPages.

L’azienda ha annunciato che prossimamente sarà disponibile l’applicazione anche per i sistemi operativi Android e Windows Phone, evitando così di rendere l’iPhone il canale unico di contatto tra utenti e committenti.

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