Microsoft punta sul nucleare per alimentare intelligenza artificiale e cloud

Microsoft entra nella World Nuclear Association e punta sull'energia nucleare per sostenere la crescita di intelligenza artificiale e cloud. Focus su innovazione e sostenibilità.
Microsoft entra nella World Nuclear Association e punta sull'energia nucleare per sostenere la crescita di intelligenza artificiale e cloud. Focus su innovazione e sostenibilità.
Microsoft punta sul nucleare per alimentare intelligenza artificiale e cloud

L’impegno delle big tech verso la sostenibilità energetica segna un nuovo capitolo con l’annuncio dell’ingresso di Microsoft nella World Nuclear Association.

“Vogliamo costruire un futuro digitale che sia non solo innovativo, ma anche sostenibile dal punto di vista energetico. L’energia nucleare rappresenta una soluzione chiave per alimentare le tecnologie di domani con un’impronta di carbonio minima,” ha dichiarato il management di Microsoft, sottolineando la portata strategica di questa scelta. L’adesione all’associazione internazionale del settore nucleare segna infatti un cambio di passo nella strategia energetica delle grandi aziende tech, ponendo l’accento sull’urgenza di rispondere all’aumento della domanda energetica legata a intelligenza artificiale e cloud computing.

La collaborazione tra Microsoft e la World Nuclear Association punta a favorire la condivisione di competenze e accelerare lo sviluppo di soluzioni innovative, posizionando l’azienda di Redmond come leader nel supporto alle tecnologie nucleari avanzate. In questo scenario, il dialogo tra industria tecnologica e settore energetico si fa sempre più stretto, nella consapevolezza che la stabilità e la sicurezza dell’approvvigionamento elettrico sono fattori imprescindibili per i data center di nuova generazione.

Il trend che vede le big tech avvicinarsi all’energia nucleare non è isolato. Anche altri giganti del digitale stanno esplorando soluzioni analoghe: Google, ad esempio, ha recentemente siglato una partnership con Kairos Power e la Tennessee Valley Authority per alimentare i propri centri dati in Alabama e Tennessee. L’accordo prevede la realizzazione di un reattore da 50 megawatt, confermando la volontà di puntare su fonti energetiche affidabili e prive di emissioni di CO2. Parallelamente, colossi come Amazon e Meta stanno valutando accordi simili, evidenziando come l’interesse verso il nucleare sia in rapida crescita tra i principali attori del settore tecnologico.

Un’attenzione particolare viene riservata alle tecnologie emergenti, come i reattori modulari di piccola taglia (SMR) e i reattori di quarta generazione. Queste soluzioni promettono di rivoluzionare il settore grazie a una maggiore efficienza, a una riduzione significativa delle scorie e a standard di sicurezza più elevati rispetto agli impianti tradizionali. Il progetto Hermes di Kairos Power, sostenuto dal Dipartimento dell’Energia degli Stati Uniti con circa 300 milioni di dollari e recentemente approvato dalla Nuclear Regulatory Commission, rappresenta un esempio concreto di questa evoluzione tecnologica e industriale.

La scelta di affidarsi all’energia nucleare appare particolarmente adatta per alimentare le infrastrutture digitali che richiedono continuità operativa e resilienza, grazie alla capacità del nucleare di garantire una produzione costante senza emissioni di CO2. Tuttavia, rimangono aperte questioni cruciali legate alla sicurezza, alla gestione dei rifiuti radioattivi e alla trasparenza delle operazioni, aspetti che continuano a suscitare dibattito sia tra le aziende sia nell’opinione pubblica.

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