SMS dal passato, il codice Morse

“What hath God wrought!” (Cosa Dio ha creato). Era il 24 Maggio 1844 e questa affermazione rappresentava il primo messaggio in codice Morse mai spedito prima.

La linea telegrafica era quella tra Baltimora e Washington e Samuel Finley Breese Morse era l’autore di quel messaggio che avrebbe rivoluzionato il mondo della comunicazione. Quello che fece Morse fu rispondere all’esigenza di comunicare superando le distanze in tempo reale, quando ancora le notizie viaggiavano sul treno.

L’invenzione dell’alfabeto Morse fece seguito a quella del telegrafo del 1837 che il pioniere americano realizzò insieme ad Alfred Vail. Il famoso codice era costituito da combinazioni di punti e linee (. -) intervallate da un tempo codificato per dividere le lettere di una parola e le parole tra loro. Ad ogni combinazione corrispondeva quindi una lettera o un numero e per semplicità spesso le frasi si abbreviavano un po’ come avviene negli odierni SMS.

Save Our Souls SOS (… – – -…) è stato l’acronimo più usato da quando il telegrafo, siamo 1897, grazie agli studi di Nikola Tesla si riesce a “sganciare” dai fili che lo legavano alla terraferma e a trasmettere anche in mezzo al mare. Leggenda vuole che il primo SOS fu lanciato dall’inaffondabile Titanic nel momento del suo imprevisto naufragio e raccolto dalla nave Carpathia.

Il messaggio veniva composto attraverso la pressione di un tasto telegrafico. Naturalmente per comunicare in Morse oltre al telegrafo si poteva usare un semplice suono o una luce, in fondo la vera tecnologia non era nel mezzo, ma nell’alfabeto stesso.

Il codice Morse internazionale divenne lo standard mondiale e nessun altro riuscì a soppiantarlo, fino a quando nel 2005 l’ITU (International Telecommunication Union) lo ha tolto dall’esame per la patente di radioamatore. Perché obsoleto.

Forse ora lo si può considerare alla stregua di una lingua morta, oppure come l’illustre antenato del codice binario. Ma chi vuole può continuare ad utilizzarlo, tranquilli.

Ditelo con il Morse. Nell’attesa di vedere chi riesce a comunicare qualcosa con punti e linee, il saluto ai lettori di Webnews è rigorosamente in codice: 88 (- – -.. – – -..) che è l’abbreviazione di…

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