Sony vuole bloccare le class action

I nuovi termini d'uso del servizio PSN concedono agli utenti di intraprendere le vie legali solo in forma individuale, rinunciando alle class action.
I nuovi termini d'uso del servizio PSN concedono agli utenti di intraprendere le vie legali solo in forma individuale, rinunciando alle class action.

Sony Computer Entertainment ha modificato i termini d’uso del PlayStation Network per cautelarsi contro le future class action che gli utenti depositeranno per chiedere un risarcimento nell’eventualità di un blocco del servizio. Le nuove condizioni devono obbligatoriamente essere accettate per poter giocare online.

La decisione di Sony è la diretta conseguenza delle cause legali intraprese dagli utenti del network dopo il crack avvenuto lo scorso mese di aprile. Va ricordato come in quell’occasione i cracker hanno sottratto le informazioni personali di oltre 100 milioni di account a seguito dell’indebito accesso ai server del gruppo. In conseguenza di quanto accaduto, Sony è stata oggetto di class action alla ricerca di risarcimenti e responsabilità e l’enorme base della community ha pertanto messo in forte pericolo le casse e l’immagine dell’azienda.

Quanto segue è un estratto dei nuovi termini d’uso del PSN:

Any dispute resolution proceedings, whether in arbitration or court, will be conducted only on an individual basis and not in a class or representative action or as a named or unnamed member in a class, consolidated, representative or private attorney general action, unless both you and the Sony entity with which you have a dispute specifically agree to do so in writing following initiation of the arbitration.

Questa nuova clausola afferma in pratica che tutte le future dispute legali devono essere condotte solo su base individuale e non in forma di class action. L’intento di Sony è chiaro: indebolire il valore della class action e obbligare gli utenti ad intraprendere una strada più difficile per far valere i propri diritti.

I nuovi termini del servizio verranno mostrati al momento del login. Se l’utente non accetta verrà estromesso dal servizio e riceverà un rimborso. Esiste la possibilità dell’opt-out, ma questa deve essere esercitata per iscritto entro 30 giorni dall’accettazione delle nuove condizioni. Le modifiche non sono retroattive (e non incidono pertanto sul crack già avvenuto sul PSN), ma avranno validità dal 20 agosto 2011.

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