Steve Jobs non amava il bianco dei prodotti Apple

Steve Jobs pare non fosse inizialmente entusiasta dei prodotti Apple bianchi, finché Jonathan Ive non lo convinse con una speciale tonalità lunare.
Steve Jobs non amava il bianco dei prodotti Apple
Steve Jobs pare non fosse inizialmente entusiasta dei prodotti Apple bianchi, finché Jonathan Ive non lo convinse con una speciale tonalità lunare.

L’attuale ossessione per l’alluminio è stata preceduta da un’era iconica per la mela morsicata: quella dei dispositivi in policarbonato bianco. Da iMac ai primi MacBook con processore Intel – passando anche per l’intera linea iPod – tutti i prodotti di Apple si sono caratterizzati per il loro candore. Si scopre oggi, però, come Steve Jobs inizialmente odiasse questo colore.

A svelare certe indiscrezioni è lo scrittore Leander Kahney nell’opera “Jony Ive, The Genius Behind Apple’s Greatest Products”, la biografia non ufficiale del leader dell’estetica a marchio mela. Stando a quanto riportato, Steve Jobs non prese positivamente l’idea di proporre ai clienti terminali di plastica bianca, forse poco d’impatto sul mercato. L’intuizione di Ive si rivelò però corretta e l’era candida di Apple fu un vero e proprio successo, con l’ultimo prodotto in linea – il MacBook White – tolto dalla distribuzione da pochi anni.

Sin dalla sua fase di formazione universitaria, Ive sembra sia stato particolarmente attratto dalla plastica lucida e dal bianco. In Apple, però, l’esigenza del colore sarebbe sorta come risposta, ma soprattutto linea di demarcazione, tra l’era di successo degli eMac e degli iMac di inizio anni 2000 e un nuovo corso del design. Un esigenza che si è resa evidente con il primo iPod: “shockingly white”, scandalosamente bianco come è stato ai tempi definito.

«Sin dalla prima volta che abbiamo pensato al prodotto, abbiamo visto l’iPod in acciaio inossidabile e bianco. È così… brutalmente semplice. Non è un colore. Apparentemente neutrale, inconfondibile, scandalosamente neutrale.»

Così lo definì il designer qualche anno fa, nel ricordare l’evoluzione del player musicale che risollevò Apple dalla sua crisi. Il percorso non fu però così semplice, né tantomeno immediato. Si dice infatti che Ive abbia maniacalmente elaborato diverse tonalità di bianco – bianco acceso, bianco neve, bianco glaciale e bianco lunare – finché Steve Jobs non si innamorò di una di queste alternative e ne autorizzò l’utilizzo per una tastiera. Il colore prescelto era il bianco lunare, un grigio tenue che, sottoposto alla luce, assomigliava al colore della luna piena.

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