Aggiornamenti del firmware e perdita di dati

L’aggiornamento del firmware di un qualunque apparato elettronico è un’operazione quantomai indispensabile per vincere l’obsolescenza tecnologica. Con questi update infatti si correggono bug e spesso vengono aggiunte nuove funzionalità software. Intorno a questo tema, per quanto riguarda l’universo dei nostri piccoli amici, si è sviluppato un ecosistema davvero articolato e complesso.

Tanto tempo fa, quando la parola smartphone non era ancora presente in wikipedia, ricordo che Nokia fu pioniera in questo campo offrendo, per i cellulari in garanzia, l’aggiornamento gratuito del firmware, a patto di portarli in un Nokia Point autorizzato.

Le altre produttrici di cellulari, a memoria, erano abbastanza restie a rilasciare degli aggiornamenti del firmware. Forse alcune lo facevano per il loro modelli di punta dove i bug insiti nella complessità dei nuovi sistemi operativi che per la prima volta si trovano a dove gestire qualcosa di multimediale, rendevano quantomai necessaria questo tipo di assistenza post-vendita.

Nonostante i pregi di questo tipo di operazione, il tecnico di fiducia era sempre costretto a pronunciare la fatidica frase: “Guarda che se ti aggiorno il cellulare perderai la rubrica, gli sms e tutto il resto”. Tanto bastava a far desistere molti dall’effettuare l’operazione.

Certo, esistevano degli appositi tool per fare il salvataggio dei propri dati personali ma, complice la sempre più vasta gamma di apparati esistenti e la mancanza di uno standard per memorizzare le informazioni, pensare ad un processo di backup e restore completamente indolore e loseless era un’utopia.

Arrivarono gli smartphone, le applicazioni che si potevano installare, arrivò anche Windows Mobile, che dalla versione 5 introdusse gli AKU per effettuare l’aggiornamento di sistema. Ma nonostante gli anni e le nuove tecnologie, nonostante strumenti di backup più evoluti, il problema della perdita dei dati (e stavolta anche dei programmi) ancora non era completamente risolto.

C’è voluta Apple che, scoprendo l’uovo di colombo, ha introdotto nel suo iPhone una modalità di aggiornamento del sistema che non va a modificare ciò che l’utente ha aggiunto nel telefono, rendendo di fatto inutile l’uso di un tool di backup per questo tipo di operazioni. Rendendole semplici ed indolori.

Nokia, con qualche mese di ritardo, ha capito l’importanza di questa filosofia e ha dichiarato che dai prossimi N82 sarà supportata la User Data Preservation, meccanismo sostanzialmente simile a quello nell’iPhone. Speriamo estenda presto questo supporto a tutti i suoi modelli.

E tutti gli altri cosa fanno, stanno a guardare? Penso che ormai, visto lo stato di beta release in cui sempre più spesso si trovano i sistemi operativi dei nuovi modelli di smartphone nel momento della prima commercializzazione, è prioritario garantire la pronta correzione di questi bug e al tempo stesso il mantenimento dei dati dell’utente.

Stesso discorso per l’aggiunta di nuove funzionalità a livello di firmware, che in qualche modo bilancino l’alta spesa che noi utenti ci sobbarchiamo per accontentare i nostri tecno-sfizi. Non accetto che per avere la nuova versione del client Skype debba ogni volta riconfigurare da capo tutto per leggere la posta gratis! Ma sono solo io o viene sentita anche da voi questa esigenza?

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