AMD, prima vittoria su Intel

AMD ottiene la sua prima vittoria all'interno della guerra contro Intel: la Corte ha infatti autorizzato al recepimento di particolare documentazione da un certo numero di aziende, al fine di conservare quelle che potrebbero essere 'pistole fumanti'
AMD, prima vittoria su Intel
AMD ottiene la sua prima vittoria all'interno della guerra contro Intel: la Corte ha infatti autorizzato al recepimento di particolare documentazione da un certo numero di aziende, al fine di conservare quelle che potrebbero essere 'pistole fumanti'

Nel caso che vede contrapposte Advanced Micro Device e il gruppo Intel, AMD sigla il suo primo importante punto a favore. L’accusa ha infatti avuto la meglio in seno alla prima richiesta avanzata alla Corte del Delaware: documenti strategici conservati da terze parti verranno cercati ed archiviati come prove del reato.

AMD ha prodotto alla corte un lungo elenco di nomi eccellenti, alcuni dei quali avrebbero già accordato la propria collaborazione all’iniziativa dell’accusa. Tra questi ultimi figurano Lenovo, Sun, Sony, Circuit City Stores, NEC, Rackable Systems, Tech Data, Acer e Gateway. Larga parte delle aziende indicate (32 in tutto) ha confermato di aver ricevuto l’invito, ma ancora una risposta deve essere formulata.

Il primo secco “no” arriva invece da Toshiba, dal cui quartier generale giunge un secco rifiuto a qualsivoglia tipo di collaborazione. Importante sottolineare come il gruppo abbia recentemente stretto importanti accordi commerciali con Microsoft, gruppo spesso allineato alle posizioni Intel (anche se alcuni analisti ritengono plausibile l’ipotesi secondo cui Microsoft potrebbe giovarsi di una eventuale vittoria AMD; Microsoft, per voce del proprio Consigliere Generale Brad Smith, si mantiene al momento fuori dalla ressa).

L’iniziativa AMD (che già ha moltiplicato i propri sforzi con una parallela denuncia specificatamente localizzata in Giappone) ha il preciso scopo di mettere al riparo documentazione preziosa che nel tempo potrebbe essere a vario modo distrutta al fine di tutelare i singoli gruppi dal coinvolgimento nella vicenda, per proteggere gli accordi intrapresi con Intel, o in seguito a programmatica eliminazione periodica della documentazione interna.

I nomi che hanno già garantito la propria collaborazione con AMD identificano un vasto gruppo di aziende intenzionate presumibilmente ad appoggiare l’accusa nella crociata contro Intel. Nel testo della denuncia contro il gruppo del marchio Pentium venivano a sua volta elencate 38 aziende a vario titolo coinvolte nel caso. Impossibile, ad ora, interpretare le reazioni dei singoli gruppi all’invito. Nel primo capo d’accusa della denuncia pubblicata sul sito AMD si citavano ad esempio: «[…] i maggiori clienti quali Dell, Sony, Toshiba, Gateway e Hitachi […]»: Dell e Hitachi ancora non hanno consegnato la propria risposta, Sony e Gataway sono tra i 9 collaboranti, Toshiba rappresenta il primo rifiuto.

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