Blockbuster UK in amministrazione controllata

Amministrazione controllata per la divisione britannica di Blockbuster: a rischio 4.190 posti di lavoro distribuiti su 528 store in tutto il Regno Unito.
Amministrazione controllata per la divisione britannica di Blockbuster: a rischio 4.190 posti di lavoro distribuiti su 528 store in tutto il Regno Unito.

Il 2013 si apre nel peggiore dei modi per i marchi storici dell’intrattenimento nel Regno Unito. A meno di 24 ore di distanza dall’ingresso in amministrazione controllata di HMV, anche per la divisione britannica di BlockBuster si prospetta lo stesso trattamento. A darne notizia è la BBC, che fornisce i numeri riguardanti la forza lavoro attualmente impegnata dal gruppo: 4.190 dipendenti distribuiti in 528 store.

Che l’attività dell’azienda non fosse in un periodo di grazia nel nostro paese lo si è capito già lo scorso anno, quando le insegne del gruppo sono scomparse in pochi mesi dalle città di tutta Italia, dopo alcune settimane di svendita totale in cui Blockbuster si è disfatta dei film e videogiochi in catalogo a prezzi stracciati. Tornando alla divisione UK, sarà Deloitte (la stessa azienda incaricata da HMV) a prendere in mano il futuro del marchio, gestendone l’attività per il tempo necessario a trovare un acquirente interessato.

Stiamo lavorando a stretto contatto con fornitori e dipendenti per assicurare al gruppo la possibilità di arrivare a una cessione, salvando i posti di lavoro e coprendo al meglio le richieste dei creditori. Il cuore del business è ancora in grado di generare profitti e continueremo a gestirlo finché non sarà trovato un acquirente.

Questa la breve dichiarazione rilasciata da Lee Manning di Deloitte sulle pagine di BBC News. Al contrario di quanto accadrà nei negozi His Master’s Voice, i dipendenti di Blockbuster UK continueranno ad accettare le gift card e i buoni assegnati ai clienti per aver portato dischi usati. Il primo store del Regno Unito è stato aperto nel 1989, nel periodo d’oro per il noleggio dei film su VHS. L’avvento dei DVD prima e dei Blu-ray poi hanno rappresentato per il marchio un nuovo e redditizio mercato, ma il confronto con i servizi online dedicati allo streaming ha messo in ginocchio l’azienda, che già negli ultimi anni si è vista costretta a chiudere oltre 100 negozi in tutto il territorio britannico.

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