Boycott Sopa, consigli per gli acquisti

Tramite lo scanning di beni merceologici, un'applicazione per dispositivi Android, Boycott SOPA, mostra se il produttore è sostenitore di SOPA.
Boycott Sopa, consigli per gli acquisti
Tramite lo scanning di beni merceologici, un'applicazione per dispositivi Android, Boycott SOPA, mostra se il produttore è sostenitore di SOPA.

SOPA (Stop Online Piracy Act) è una  proposta di legge ancora in fase di discussione da parte del governo USA che prevederebbe, qualora fosse approvata, l’intervento di forza da parte delle autorità sui contenuti protetti da copyright che sono stati diffusi sul web illecitamente. In parallelo è nato anche un movimento anti-SOPA che sta cercando in tutti i modi di ostacolare l’approvazione della legge tramite campagne online.

L’ultima trovata di questi attivisti è l’applicazione per dispositivi Android Boycott SOPA, un software in grado di riconoscere i prodotti merceologici per indicare se il produttore di tale prodotto supporta o meno la legge SOPA. Starà all’utente, in seguito, decidere se boicottare o meno il produttore medesimo nella consapevolezza della sua posizione nei confronti della famigerata normativa.

Per far funzionare l’applicazione si deve prima di tutto installare il software ZXing, lo scanner per codici a barre; basterà in seguito puntare la fotocamera del telefono sui codici dei prodotti e il gioco è fatto. Boycott SOPA mostrerà una grande croce rossa se il produttore del bene venduto è un sostenitore del decreto SOPA, oppure un segno di spunta verde se non è annoverato tra i sostenitori. Purtroppo, però, la lista dei sostenitori SOPA a cui fa riferimento l’applicazione non è completa né pubblicamente visibile, ma lo sviluppatore ha dichiarato che l’app verrà costantemente aggiornata per renderla quanto più attendibile ed efficace possibile.

L’obiettivo ultimo di Boycott SOPA, dunque, è quello di traslare il boicottaggio nella vita reale, attraverso un sistema di “consigli per gli acquisti” pensato per cambiare le abitudini di spesa. Un’idea nuova e per molti versi replicabile: un sistema di boicottaggio del genere potrebbe prendere piede anche in altri contesti sociali, rivoluzionando il modo in cui la tecnologia può favorire la trasparenza nei differenti ambiti della quotidianità. Un nuovo modo di scioperare, insomma, con lo smartphone in mano ed un principio in mente.

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