Dal MIT arrivano transistor 4 volte più veloci

Dal MIT giungono nuovi transistor 4 volte più veloci di quelli in vendita ad oggi: il futuro dell'elettronica è sempre più veloce.
Dal MIT giungono nuovi transistor 4 volte più veloci di quelli in vendita ad oggi: il futuro dell'elettronica è sempre più veloce.

L’elettronica continua a proseguire il proprio cammino nella direzione che conduce alla produzione di componenti sempre più piccoli e veloci. L’ultima novità giunge dal MIT di Boston, presso il quale alcuni ricercatori hanno realizzato dei transistor, elementi utilizzati praticamente ovunque nella fabbricazione di dispositivi elettronici, fino a quattro volte più veloci rispetto a quelli attualmente in commercio. Il tutto si traduce quindi in maggiori opportunità nell’elaborazione di informazioni e nella trasmissione di dati all’interno di un device.

I nuovi transistor sono di tipo p, ovvero il moto di cariche avviene per mezzo delle lacune: la corrente viene determinata quindi non da un vero e proprio moto di cariche, bensì da un flusso di “assenza di carica”. La principale differenza rispetto a quelli attualmente in commercio, così come quelli realizzati nei laboratori per fini sperimentali, è la presenza del germanio al fianco del silicio, considerato fino ad oggi lo standard universale nell’elettronica ma ultimamente sovrastato, soprattutto nei laboratori, da altri materiali dalle maggiori potenzialità. Al tutto si un design trigate, per completare un quadro generale di un componente elettronico in grado di apportare nuovi miglioramenti all’intero settore.

I ricercatori del MIT hanno quindi realizzato diversi strati di silicio, utilizzando anche un composto a base di silicio e germanio, con quest’ultimo che è stato poi depositato sulla parte superiore del componente. Tale processo permette quindi di rendere le lacune del germanio molto più vicine tra di loro rispetto a quanto avviene in natura, permettendo così di raggiungere velocità due volte superiori rispetto a quanto è stato possibile raggiungere in laboratorio nei mesi scorsi, e quattro volte superiori rispetto ai componenti presenti nei dispositivi in vendita sul mercato.

Quanto scoperto nei laboratori del MIT rappresenta quindi l’ennesima conferma di quanto l’elettronica possa trarre giovamento dalla ricerca, con i prossimi che potrebbero essere anni particolarmente caldi da questo punto di vista. Al momento tali scoperte sono destinate a restare nei laboratori delle università per continuare ad evolversi, ma una volta raggiunto uno stadio di maturità sufficiente potranno finalmente giungere sul mercato per dar luogo ad una svolta generazionale di non poco conto.

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