Desktop Search: Google entra nel pc

La cavalcata di Google raggiunge un nuovo obiettivo: è disponibile in lingua inglese ed in fase beta il cosiddetto 'Desktop Search', ovvero il tool che permette di indicizzare i contenuti del pc per estendere la ricerca di Google ai propri contenuti
Desktop Search: Google entra nel pc
La cavalcata di Google raggiunge un nuovo obiettivo: è disponibile in lingua inglese ed in fase beta il cosiddetto 'Desktop Search', ovvero il tool che permette di indicizzare i contenuti del pc per estendere la ricerca di Google ai propri contenuti

L’impero di Google apre una nuova frontiera: come da tempo vociferato, il motore di ricerca ha infatti predisposto un piccolo tool in grado di portare la tecnologia di indicizzazione anche sul computer, il tutto con tempi di velocità medesimi alle risposte ottenute in Rete e con una sola, forte, limitazione: il tutto sarà disponibile solo per utenti Microsoft (Windows XP o Windows 2000 SP3).

Il progetto, distribuito ancora una volta in fase beta, si chiama “Desktop Search” e permetterà agli utenti di indicizzare i file del proprio computer al fine di ritrovare quanto ricercato con risposte istantanee. L’indice sarà in grado di contemplare i seguenti tipi di documenti:

  • Outlook / Outlook Express
  • Word
  • AOL Instant Messenger
  • Excel
  • Internet Explorer
  • PowerPoint
  • Text

L’intuizione si inserisce all’interno della filosofia di un accesso non sequenziale ai file: Marissa Mayer, responsabile Google, usa la metafora della «memoria fotografica» per descrivere un metodo che, a partire dal funzionamento dello stesso Google fino alla recente distribuzione del software Picasa, permea tutta l’offerta del gruppo.

Danny Sullivan usa invece le pagine di SearchEngineWatch.com per sottolineare come il Desktop Search è in grado di invertire le solite interpretazioni: «Non abbiamo fatto della ricerca una parte del sistema operativo, ma del desktop una parte di Google». Il confine tra “interno” ed “esterno” viene così improvvisamente abbattuto, e per Google si tratta dell’ennesimo dogma sbriciolato sotto i colpi di un’idea del web sempre più onnicomprensiva.

L’indicizzazione sarà continua e sfrutterà i tempi di “idle” del computer per aggiornare l’immagine dei contenuti. Il tool richiede un clock del processore ad almeno 400 MHz e 128Kb di memoria. Da segnalare come la ricerca sul pc rimanga attiva anche durante le ricerche online (dunque ogni ricerca su Google potrebbe anche fornire risultati provenienti direttamente dal pc). Google evidenzia come i contenuti indicizzati non saranno messi a disposizione di nessuno ed un semplice, piccolo, e facoltativo “ping” comunicherà al gruppo gli usi e gli eventuali crash registrati.

Ti consigliamo anche

Link copiato negli appunti