DirectX, la saga continua

Microsoft Windows Vista perde per strada l'annunciata WGF (Windows Graphic Foundation) e torna alla tradizionale denominazione per una delle proprie librerie più importanti: è in arrivo infatto DirectX 10. Con tanto di retrocompatibilità
Microsoft Windows Vista perde per strada l'annunciata WGF (Windows Graphic Foundation) e torna alla tradizionale denominazione per una delle proprie librerie più importanti: è in arrivo infatto DirectX 10. Con tanto di retrocompatibilità

E’ ormai ufficiale: riavremo le DirectX. La nota libreria, giunta allo stadio attuale alla versione numero 9, avrebbe inizialmente dovuto trovare una rottura con il passato tale da ipotizzare addirittura la scomparsa del nome storico: per Windows Vista (ex-Longhorn), infatti, gli sviluppatori parlavano ormai da tempo di Windows Graphic Foundation (WGF).

Ma WGF non sarà. Con una scelta che presuppone una continuità più marcata rispetto alla netta cesura annunciata, Microsoft ha infatti in serbo la libreria DirectX 10. Tra le novità più importanti figura una retro-compatibilità che potrebbe raggiungere addirittura la versione 7, il che apre Windows Vista ad un uso ludico (e non solo) più ampio senza le restrizioni imposte da un WGF orientato in modo eccessivamente radicale al futuro. L’annuncio ha trovato definizione presso il Games Developers Conference Europe 2005 di Londra.

La transizione alle nuove architetture della libreria saranno dunque progressive e nella prossima DirectX 10 manterranno un «software layer» di emulazione che aprirà alla retro-compatibilità. Tale espediente imporrà presumibilmente un leggero calo delle prestazioni, ma la scelta affonda la bontà delle proprie radici in alcuni fattori in grado di calmierare tale perdita nelle performance ed in imprescindibili necessità legate al mercato del prossimo Vista (annunciato a fine 2006).

Per Longhorn si tratta di un piccolo passo indietro rispetto ai progetti iniziali della software house di Redmond, ma se in altri casi problemi simili sembravano essere legati ad intoppi nello sviluppo, in questo caso la valutazione di opportunità appare decisamente connessa a problematiche terze e legate al posizionamento di mercato del prodotto in proiezione all’uscita tra il pubblico fra poco più di 12 mesi.

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