Facebook: Mark Zuckerberg chiede fiducia agli investitori

Mark Zuckerberg chiede fiducia agli investitori, parlando apertamente della quotazione in borsa di Facebook durante il convegno TechCrunch Disrupt.
Mark Zuckerberg chiede fiducia agli investitori, parlando apertamente della quotazione in borsa di Facebook durante il convegno TechCrunch Disrupt.

Mark Zuckerberg ha parlato apertamente del disastroso ingresso in borsa di Facebook, con un’intervista rilasciata nella serata di ieri in occasione del convegno TechCrunch Disrupt. Il fondatore del social network ha risposto a tutte le domande poste, chiedendo agli investitori un impegno ancora maggiore per riportare il titolo ai valori sperati prima dell’esordio di maggio. Inserzioni pubblicitarie e piattaforme mobile sono i due ambiti sui quali il CEO punta maggiormente, per infondere fiducia nel mercato e scongiurare un tracollo dal punto di vista finanziario.

Un’uscita, quella di Zuckerberg, che ha già portato i primi risultati. La quotazione di Facebook è salita ieri di 3,3 punti percentuali, per poi incrementare ulteriormente il proprio valore del 3,45% nel corso del faccia a faccia con il giornalista, raggiungendo i 20,1 dollari. Il NASDAQ sembra dunque aver ben accolto le sue parole, anche se un ennesimo scivolone potrebbe essere dietro l’angolo.

C’è stato modo anche di discutere delle indiscrezioni relative alla progettazione di un misterioso smartphone marchiato Facebook (operazione in realtà già tentata in passato con HTC, senza successo). Tutto smentito: secondo il 28enne imprenditore statunitense sarebbe una mossa sbagliata, soprattutto in un momento in cui i dispositivi Android e iPhone dominano il mercato. Parlando di errori, Mark Zuckerberg ammette alcuni passi falsi della società, in primis l’aver puntato puntato con tempistiche e modi sbagliati su HTML5.

In definitiva, nella sua prima uscita pubblica dopo il passo falso dei mesi scorsi, il numero uno del social network ha lasciato trapelare un’attenzione maggiore nei confronti di chi ha deciso di investire nella sua creatura, invocando un ulteriore sforzo per poi riscuotere i risultati nel medio-lungo periodo. Una scommessa che in molti potrebbero trovare azzardata, considerando l’instabilità di un settore in continua evoluzione.

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