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Fare i conti in tasca a Google è diventato lo sport degli ultimi giorni. Da quando le manovre di avvicinamento a YouTube sono iniziate, da più parti sono piovute analisi di vario indirizzo i cui risultati sono viziati spesso da pregiudizi di fondo poco attinenti alla realtà del mercato. In generale si è sottolineata la grande soddisfazione per l’accordo da parte della proprietà acquistata, ma nel contempo la borsa non sembra aver lanciato segnali di eccessivo entusiasmo: le azioni GOOG (vicine ai massimi storici) hanno guadagnato il 2% prima dell’annuncio per poi cedere mezzo punto percentuale nella seduta successiva ed un ulteriore 0.4% nella seduta after-hour. Troppi dubbi aleggiano ancora attorno all’accordo: problemi legali, opportunità finanziarie, strategie, tutto lascia pensare ad una manovra che, per essere compresa dagli investitori, dovrà ancora essere spiegata più volte.
A pagare il peso più grave dopo l’accordo è Yahoo, il gruppo che più di ogni altro sembra messo con le spalle al muro con le azioni in continua caduta e provenienti da un nuovo -2.24%. Ed ora un nuovo affronto da parte di Google sembra arrivare da un’altra possibile acquisizione. Facebook, social network di sapore 2.0 da tempo nel mirino di Yahoo (il motore di ricerca è pronto ad un assegno fino a 1 miliardo di dollari), potrebbe ora essere nella lista della spesa di Google per cifre ancora una volta multi-miliardarie. Ancora una volta, dunque, il giudizio rimane sospeso tra rumor e fantasia, mentre l’accordo con YouTube è già in una fase successiva in precario equilibrio tra bolla e grande affare. Il tempo sarà giudice unico del dilemma che anima la blogosfera (e non solo) nelle ultime ore.
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