Google apre il sistema Adword agli inserzionisti

Offrendo una interfaccia per programmare le Adword, Google apre agli inserzionisti la possibilità di gestire con maggior dinamicità (e redditività) le proprie promozioni sul motore. L'uso dell'API avrà particolari vincoli per evitare il rischio spam
Offrendo una interfaccia per programmare le Adword, Google apre agli inserzionisti la possibilità di gestire con maggior dinamicità (e redditività) le proprie promozioni sul motore. L'uso dell'API avrà particolari vincoli per evitare il rischio spam

Una voce circolata negli ultimi giorni in proposito di Google ha trovato conferma: il motore di ricerca ha aperto la porta d’accesso alle proprie Adword mettendo la cosiddetta API (Application Programming Interface) nelle mani degli utenti più interessati e più esperti. Il programma prende il nome di AdWords API beta.

Il nuovo programma permetterà una maggiore elasticità nell’inserimento delle promozioni, offrendo dinamicità ed efficacia alle inserzioni. Nella pratica una sapiente programmazione della API permetterà ad esempio di generare automaticamente keyword e messaggi testuali; sarà possibile leggere un database esterno per monitorare eventualmente la fine di uno stock e bloccarne di conseguenza la relativa promozione; gestire promozioni di lunga durata, variandone le fluttuazioni nel tempo secondo precise modulazioni temporali.

Google ha stabilito alcuni vincoli nell’uso dell’API al fine di evitare possibili abusi: una sorta di “gettone” gestirà l’accesso alla programmazione consentendo un uso controllato e «ragionevole» dello strumento. Le possibilità di accesso al programma AdWords API beta sono automaticamente aumentate per coloro i quali gestiscono un numero maggiore di account e tale peso relativo viene ricalcolato periodicamente al fine di mantenere aggiornata al situazione di ogni utente iscritto al programma.

Per favorire l’apprendimento, l’aggiormento e l’uso del nuovo strumento, Google ha previsto un apposito forum di discussione, un insieme di FAQ e un blog. In proposito va segnalato come il primo post è co-firmato da Josh McFarland e Nelson Miran: tale post fa vari riferimenti al “Not Invented Here”, sorvolando con sicurezza il fatto che l’ultima novità aggiunta al sistema Adword non è prettamente una invenzione Google (in quanto già in uso presso Yahoo! e la consociata Overture).

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