I bambini e gli acquisti su Google Play

Chi lascia i propri figli giocare con smartphone e tablet Android presti attenzione: l'acquisto di applicazioni e contenuti in-game potrebbe costare molto.
Chi lascia i propri figli giocare con smartphone e tablet Android presti attenzione: l'acquisto di applicazioni e contenuti in-game potrebbe costare molto.

Nei giorni scorsi Apple ha siglato un accordo accettando di versare 30 milioni di dollari alle famiglie che hanno visto i loro figli spendere denaro sulla piattaforma App Store, oppure attraverso il sistema di microtransazioni incluso in applicazioni e giochi. Una questione già affrontata più volte in passato, tanto da spingere il gruppo di Cupertino a introdurre alcune limitazioni: tra questa un periodo di 15 minuti in cui possono essere effettuati pagamenti in-game dopo che un genitore ha digitato la propria password.

Anche per quanto riguarda l’ecosistema Android esiste una protezione simile, ma il lasso di tempo che intercorre tra un inserimento del codice segreto e quello successivo è esattamente il doppio: 30 minuti. Ciò potrebbe rappresentare un serio problema qualora si lasciasse il proprio smartphone o tablet nelle mani dei più piccoli. Questi, invogliati dal gameplay dei tanti giochi casual disponibili su Google Play, avrebbero infatti mezz’ora di tempo per prosciugare il conto dei genitori.

La redazione del sito Android Community ha interpellato bigG sulla questione, citando un test condotto da Consumer Reports che dimostra come effettivamente sia possibile effettuare numerosi pagamenti senza alcuna supervisione, prima che venga chiesta nuovamente l’immissione della password. Ecco la breve risposta fornita dal gruppo di Mountain View.

Apprezziamo sempre i feedback e al momento siamo al lavoro su nuove funzionalità che possano fornire ai nostri utenti maggiori informazioni e un più ampio controllo sugli acquisti effettuati tramite Google Play.

Google dichiara dunque di aver preso in carico le segnalazioni (e le giustificate preoccupazioni) degli utenti e di essere impegnata per trovare una soluzione efficace, prevenendo così il verificarsi di situazioni come quella che ha visto protagonista la mela morsicata. Al momento non è dato a sapere in che tipo di feature si tradurranno questi buoni propositi. Probabilmente se ne riparlerà con i prossimi aggiornamenti del sistema operativo, oppure con un update dell’applicazione Play Store.

La schermata di immissione della password necessaria per gli acquisti in-game su Android

La schermata di immissione della password necessaria per gli acquisti in-game su Android

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