IBM lancia l'anti-spam FairUCE

Il nuovo sistema FairUCE è stato pubblicato da IBM in versione di prova per ambiente Linux ed immediatamente si sono sollevate pesanti critiche per l'atteggiamento aggressivo improntato da IBM allo strumento. FairUCE usa lo spam contro gli spammer?
IBM lancia l'anti-spam FairUCE
Il nuovo sistema FairUCE è stato pubblicato da IBM in versione di prova per ambiente Linux ed immediatamente si sono sollevate pesanti critiche per l'atteggiamento aggressivo improntato da IBM allo strumento. FairUCE usa lo spam contro gli spammer?

Si chiama FairUCE e costituisce l’omologo IBM del SenderID di Microsoft. Lo scopo è quello di ridurre drasticamente l’afflusso del cosiddetto Spam e la promessa è quella di filtrare ben 8 mail su 10 tra quelle identificate come “non desiderate” (con una bassa percentuale di errore sulle mail prive di irregolarità).

FairUCE è un acronimo derivante da “Fair use of Unsolicited Commercial E-mail“. L’obiettivo è principalmente quello di identificare il mittente del messaggio al fine di certificarne l’autenticità. Tramite la tracciabilità dell’IP il sistema identifica infine i mail server e tenta di autenticarne il fattore umano inviando una mail richiedente certificazione: un robot viene così eluso, mentre ad una persona è semplicemente possibile inviare risposta per ottenere l’autorizzazione all’invio. L’uso di tali mail di controllo è però stato visto da più parti come un tentativo di limitare le performance del server corrispondente all’IP di invio: vista la politica aggressiva usata da IBM, il FairUCE è stato presto paragonato al “Make love not spam” di Lycos Europe e titoli quali «Spamming spammers» (fonte CNN) hanno presto popolato i commenti allo strumento anti-spam. Da parte sua IBM difende il proprio operato rivendicando una precisa domanda di mercato alla quale proporre una risposta convincente.

FairUCE è stato al momento pubblicato sul sito IBM alphaWorks ed è disponibile esclusivamente per ambiente Linux. L’attuale versione, inoltre, non è utilizzabile dall’utenza consumer, ma riservata agli amministratori in possesso di Postfix mail server.

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