Il Web 2.0 si può fermare?

Centinaia di migliaia di utenti che, quotidianamente, pubblicano contenuti di ogni tipo sul Web. Al di là delle opportunità che probabilmente chi legge questo blog può cogliere, non c’è da meravigliarsi se, per qualcuno, la rivoluzione del Web 2.0 in campo mediatico rappresenti una minaccia destabilizzante.

In Cina, per esempio, dove Internet è sempre stata vista con sospetto dalle autorità, si sta davvero tentando di fermare il Web 2.0 che, per sua natura, è assolutamente democratico e libero da costrizioni.

La notizia, riportata da RaiNews24 e da molti organi di informazione, indica come da fine Gennaio il governo cinese imporrà serie restrizioni alla possibilità degli utenti di pubblicare filmati autoprodotti che trattano argomenti “sconvenienti” sui portali in stile YouTube.

Al di là della questione politica, rimanendo nell’ambito di discussione del Web 2.0 che ci compete, la riflessione da fare è se sia davvero possibile, anche con forte dispiego di mezzi e leggi, fermare una rivoluzione di questo tipo.

Un sistema complesso come il Web 2.0 che si auto-governa ed è imprevedibile nel suo sviluppo, è davvero controllabile per “decreto”?

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