iMac Pro: connettività mobile contro i furti?

Il nuovo iMac Pro, in dirittura d'arrivo nei negozi, potrebbe incorporare un servizio di localizzazione continua LTE, per scoraggiarne il furto.
Il nuovo iMac Pro, in dirittura d'arrivo nei negozi, potrebbe incorporare un servizio di localizzazione continua LTE, per scoraggiarne il furto.

iMac Pro, l’imminente desktop all-in-one di Apple, potrebbe includere un sistema di connettività mobile per rendere i furti meno appetibili. È quanto rende noto Pike’s Universum, un sito conosciuto per la capacità di scoprire in anteprima feature non rivelate dei futuri Mac, grazie all’analisi del codice di macOS. E così, dopo la possibile integrazione di un chipset A10 Fusion, l’atteso computer si dota di nuove componenti.

Al momento non vi è nessuna conferma da parte di Cupertino, né da altri developer al lavoro sulle beta di macOS. Secondo quanto reso noto da Pike’s Universum, il nuovo iMac Pro potrebbe incorporare un servizio di geolocalizzazione continua, tale da renderne poco appetibile il furto. Approfittando di una connessione LTE, infatti, il desktop all-in-one può comunicare in qualsiasi momento la propria posizione, anche quando non collegato alla rete elettrica, tramite la funzione “Trova il mio Mac” di iCloud. Ancora, pare che la feature non sia disattivabile con un reset del sistema operativo, un fatto che potrebbe rendere l’opera di malintenzionati ancora più difficile.

Sebbene non giungano grandi dettagli in merito, sembra che il computer possa incorporare una sorta di scheda SIM, forse in modalità virtuale come i più recenti Apple Watch Series 3 LTE, affinché sia possibile comunicare a iCloud la propria posizione anche in assenza di una connessione fissa. Lo stesso Pike’s Universum, tuttavia, esprime una certa cautela sulla scoperta, specificando come il codice trovato potrebbe anche semplicemente indicare una stringa dimenticata dall’integrazione con iOS.

Così come già accennato, negli ultimi giorni è emerso come i nuovi iMac Pro vedranno probabilmente l’integrazione con un chip A10 Fusion, lo stesso di iPhone 7, abbinato al principale processore Intel. Le funzioni complete di questa soluzione ARM non sono al momento state del tutto sviscerate, ma pare possa servire per abilitare le funzioni always-on di Siri tramite l’omonimo comando “Hey Siri”.

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