L'Europa sceglie l'open source

L'Unione Europea ha approvato un documento nel quale si indica l'intenzione di promuovere l'open source e, in particolare, di sceglierne l'adozione in tutti i prossimi progetti in avvio. Dopo le passate dichiarazioni di intento, è questo un passo concreto
L'Unione Europea ha approvato un documento nel quale si indica l'intenzione di promuovere l'open source e, in particolare, di sceglierne l'adozione in tutti i prossimi progetti in avvio. Dopo le passate dichiarazioni di intento, è questo un passo concreto

La Commissione Europea ha pubblicato uno Strategy Paper in cui si impegna a preferire software Open Source per i futuri progetti di Information Technology. In particolare «Per tutti i nuovi progetti, dove la distribuzione e l’utilizzo sia previsto anche all’esterno delle infrastrutture della Commissione, il software Open Source sarà la piattaforma di sviluppo e distribuzione preferita».

Il commissario agli affari amministrativi Siim Kallas, per bocca della sua portavoce Valeri Rampi ha dichiarato in un’intervista che «non si tratta di una nuova strategia. La Commissione ha avuto una strategia per l’Open Source fin dal 2000, strategia che è stata regolarmente aggiornata man mano che il software maturava e che la nostra esperienza e capacità migliorava». E infatti già nel 2000 la Commissione Europea pubblicava una strategia di intenti che però, fu subito precisato, era stata redatta «principalmente a scopo informativo». Nel nuovo documento, invece, è chiaramente scritto che «per tutti i futuri progetti IT e le future forniture [di software], la Commissione dovrà promuovere l’uso di prodotti che supportano standard aperti e ben documentati. L’interoperabilità è un aspetto critico per la Commissione, e l’utilizzo di standard aperti e diffusi è un fattore chiave per il suo raggiungimento».

Il documento riveste un ruolo ancora più importante, visto che si tratta del primo caso in assoluto in cui la Commissione Europea assume una posizione netta e ufficiale a favore del software libero. Una decisione che non fa fare i salti di gioia a Microsoft, il cui portavoce Jesse Verstraete di stanza a Bruxelles ha preferito non commentare la notizia. Secondo l’agenzia di stampa Bloomberg, si tratta di un ulteriore ostacolo per la società fondata da Bill Gates: «La compagnia sta cercando di prevenire l’aumento delle defezioni degli enti governativi dal suo software proprietario a vantaggio del software scritto da sviluppatori Open Source». Inoltre bisogna anche ricordare che Microsoft negli ultimi anni è stata multata dall’Antitrust Europea per un totale di 1,68 miliardi di Euro e che ci sono all’attivo altre due indagini Antitrust, riguardanti l’abuso di posizione dominante del Microsoft Office e del browser Internet Explorer, quest’ultima fortemente voluta dalla società che sviluppa il browser Opera.

La notizia è stata invece accolta favorevolmente dai sostenitori del software libero. Carlo Piana, avvocato della Free Software Foundation Europa, ha dichiarato che «C’è una crescente pressione sulla commissione per l’adozione di software Open Source» e benché si dica soddisfatto del documento pubblicato dalla Commissione Europea, «Esiste un divario tra le proposte e l’adozione. Occorre del tempo per applicare le linee guida».

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