LibreItalia, LibreOffice all'italiana

L'associazione LibreItalia viene istituita per promuovere la filosofia LibreOffice nel nostro paese, accorpando le risorse attorno ad una figura ufficiale.
L'associazione LibreItalia viene istituita per promuovere la filosofia LibreOffice nel nostro paese, accorpando le risorse attorno ad una figura ufficiale.

Nasce la Perugia il punto di riferimento ufficiale per l’utenza LibreOffice in Italia: si tratta dell’associazione LibreItalia, «che ha l’obiettivo di aggregare tutti gli utenti italiani di LibreOffice per accelerare la diffusione e la promozione della suite, intesa come strumento libero di produttività individuale e automazione d’ufficio in grado di ridurre il digital divide e abbattere le barriere all’accesso degli strumenti di information technology alle fasce più deboli della popolazione».

La finalità secondaria (ma complementare) dell’associazione sarà quella di promuovere il formato standard per i documenti da ufficio ODF/Open Document Format (ISO/IEC 26300), che il Regno Unito ha già adottato e che l’associazione vorrebbe veder contemplata anche dai piani nazionali nel nostro paese. Il tutto è peraltro definito nei dettagli all’interno dello statuto pubblicato online. I membri del consiglio direttivo con cui l’associazione LibreItalia prende forma, sotto l’egida dei membri italiani di The Document Foundation, sono i seguenti:

  • Sonia Montegiove (presidente)
  • Marina Latini (vice presidente e Chief Technical Officer);
  • Giordano Alborghetti (tesoriere);
  • Andrea Castellani, Alfredo Parisi, Gabriele Ponzo e Italo Vignoli (consiglieri);

L’Associazione LibreItalia è l’evoluzione naturale del movimento che ha portato l’omonima comunità virtuale ad avere più di 2.400 membri in 16 mesi, e la suite a essere adottata dalle Province di Perugia, Bolzano, Cremona e Macerata, da molti comuni, da diverse aziende sanitarie, e da un numero purtroppo impossibile da stimare di aziende private”, ha commentato Sonia Montegiove, che ha contribuito al progetto di migrazione della Provincia di Perugia. “Adottando LibreOffice su larga scala, la pubblica amministrazione potrebbe risparmiare almeno 600 milioni di euro.

Il sito ufficiale LibreItalia.it farà da collante per le iniziative dell’associazione, alla quale chiunque potrà affiliarsi con quote di partecipazione pari a 50 euro per i soci sostenitori, 10 euro per i soci ordinari e 5 euro per i soci studenti.

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