Mediaset, Telecom e Sky: dalla tv alla banda larga

Se Mediaset e Sky sono pronti a portare in rete i propri contenuti, Telecom Italia è pronta ad investire nella Rete. I gruppi sono quindi orientati nella medesima direzione: la tv può essere il traino per sviluppare l'infrastruttura di rete in Italia
Se Mediaset e Sky sono pronti a portare in rete i propri contenuti, Telecom Italia è pronta ad investire nella Rete. I gruppi sono quindi orientati nella medesima direzione: la tv può essere il traino per sviluppare l'infrastruttura di rete in Italia

In occasione della presentazione del libro “Rete Italia” di Corrado Calabrò (presidente AGCOM) è scoccata una nuova scintilla a far luce sulla banda larga italiana. Due attori di primaria importanza, infatti, sembrano aver trovato interessi in grado di colimare in un percorso comune: Telecom Italia da una parte, Mediaset dall’altra. Lo strumento da una parte, i contenuti dall’altra.

Le parole di Bernabé sono parole di intesa: «Nel momento in cui anche l’Italia decidesse a dar vita a un progetto nazionale come il progetto Canvas in Gran Bretagna, Telecom Italia è pronta a investire, perchè creata l’audience, a quel punto ci sarebbe anche la domanda». Insomma: «Se tutti quanti decidiamo che la piattaforma Iptv è qualcosa verso cui tutti convergiamo, allora Telecom Italia è pronta a sostenere l’investimento. La banda ultralarga serve soprattutto per la tv, di fronte a un progetto di sistema noi siamo disponibili ad accelerare l’investimento».

Da una parte c’è la Rete, e da questo punto di vista c’è tutto l’ottimismo del CEO Telecom: «Andiamo avanti con il nostro progetto, coerente con la domanda». Se ci sarà offerta ci sarà domanda, quindi Telecom è pronta a portare avanti i lavori nella convinzione per cui gli italiani accorreranno in massa permettendo così al gruppo di ritornare presto degli onerosi investimenti da infondere.

E la risposta relativa ai contenuti è arrivata immediatamente. Da Confalonieri, per Mediaset: «Noi mettiamo i contenuti, si può fare. Abbiamo investito tanto nel digitale ma poco importa che vada per terra, per aria o dove». E da Tom Mockridge, per Sky Italia: «Il nostro business è fare contenuti, non fare tecnologia. Se la Tv su banda larga aumenterà, saremo operativi in questo senso».

L’impronta è chiara: l’Italia della tv può essere il traino per l’Italia della rete. Nel giorno in cui dalla Presidenza del Consiglio giungono promesse per 400 milioni di euro di intervento sull’infrastruttura (la prossima riunione del Cipe dovrebbe essere decisiva in tal senso), canale e produttori sembrano aver trovato una improvvisa sintonia. L’interesse, del resto, è comune e Franco Bernabé non fa che andare al nocciolo della questione ammettendo che «occorre trovare insieme una risposta prima dell’arrivo in Italia di Hulu e Google».

Telecom, Mediaset e Sky sono pronte a camminare nella stessa direzione, dunque l’ultimo invito è per il padrone di casa: «Calabrò nel corso del suo mandato porti a termine il processo per la costituzione di una rete a banda larga».

Da parte di Mediaset, nel frattempo, una prima concreta dimostrazione della serietà degli intenti nei confronti della distribuzione sul Web: «La settimana prossima nascerà un nuovo tg creato espressamente sul web con tutti i contenuti video realizzati dalla redazione di News Mediaset. Non solo, riproporremo quindi tutti i principali tg e le dirette di Liguori, ma anche contenuti originali frutto del lavoro dei giornalisti della nuova agenzia diretta da Mario Giordano». E nelle ultime ore, probabilmente non a caso, la sala stampa Mediaset non perde occasione per porre il proprio accento sul Web come risorsa preziosa e centrale del gruppo:

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