Microsoft e Telecom Italia firmano la rivoluzione

IPTV, banda sempre più larga, telefonini con instant messenger, caselle di posta da 3Gb: una firma tra Telecom Italia e Microsoft apre le porte ad una rivoluzione mediatica che passa per il protocollo IP ma che non raggiunge l'Italia digital divisa
Microsoft e Telecom Italia firmano la rivoluzione
IPTV, banda sempre più larga, telefonini con instant messenger, caselle di posta da 3Gb: una firma tra Telecom Italia e Microsoft apre le porte ad una rivoluzione mediatica che passa per il protocollo IP ma che non raggiunge l'Italia digital divisa

A poche ore dall’annuncio dell’importante utile di Telecom Italia Media che ha spinto alle stelle il titolo del gruppo, Telecom Italia continua a far notizia firmando un accordo con il gruppo Microsoft (nell’aria ormai da tempo). Da tempo si sa infatti che i due grandi nomi avrebbero percorso fianco a fianco la via verso la nuova generazione dei servizi online, ma ora l’ufficializzazione è messa nero su bianco ed i primi dettagli sono stati resi noti.

Così Virgilio spiega l’accordo: «la partnership tra le due società consentirà di sviluppare una serie di nuove applicazioni alle quali si potrà accedere dal PC, dai telefonini e tramite la TV via Internet». Insomma, «cellulari, televisione e computer potranno “dialogare” a distanza». A beneficiare dell’accordo saranno tutti gli abbonati Telecom Italia che, grazie alle nuove tecnologie di banda larga messe in moto dal gruppo, potranno giovare di IPTV e caselle di posta da 3Gb.

Ne consegue un’offerta che, partendo proprio dall’IPTV, tende a spingere ulteriormente oltre i confini attuali il concetto di conversione tra i media. Marco Comastri, amministratore delegato Microsoft Italia, pone l’accento sulla convergenza: «il concetto centrale di tutte le molte cose che si andranno a fare è, se si vuole, molto semplice: tutto ciò che sarà disponibile sul computer (dell’ufficio o di casa) sarà reso disponibile anche sul telefono cellulare e sull’Iptv. In sostanza, e per semplificare, non ha più alcuna importanza il luogo nel quale vi trovate e l’apparato elettronico a cui avete accesso: in ogni istante potrete leggere le vostre email o potrete consultare i vostri archivi e i vostri documenti. In termini un po’ più alti, possiamo dire che con questo accordo Microsoft e Telecom renderanno possibile usufruire dei vantaggi e delle facilitazioni di tutte le moderne tecnologie ovunque la gente si trovi».

L’intervento di Comastri nell’intervista di Turani per Affari & Finanza continua affrontando il tema IPTV: «qui il cambiamento è molto grosso. In sostanza, abbiamo messo a punto una nuova piattaforma (TV2) che avrà vari vantaggi. Ad esempio, lo schermo del televisore, collegato alla rete Internet, potrà essere diviso in sedici caselle, su ognuna delle quali si potrà vedere un programma diverso. E’ evidente che non si tratta di seguire 16 trasmissioni diverse. Questa cosa consente di monitorare nello stesso momento 16 programmi diversi, poi ciascuno sceglierà quello che gli piace, ovviamente». L’esperienza televisiva promessa è completamente nuova con un set-top-box che memorizza la programmazione, uno zapping istantaneo, una multivisione a 16 canali contemporaneamente e la ritrasmissione dei contenuti su altri schermi televisivi all’interno dell’abitazione.

Non solo: secondo 01Net Tronchetti Provera avrebbe posto l’accendo sulla connettività in quanto, oltre alla nuova ADSL da 20Mbit, «presto ci sarà la nuova versione del Gsm, l’Hsdpa che consentirà all’inizio di viaggiare all’inizio con una banda di 1,8 Mb. Ma poi si passerà a 3,6 mega».

L’accordo tra Microsoft e Telecom Italia, forte del potere di mercato dei due gruppi, è empio di promesse. Solo un riferimento è ancora una volta colpevolmente assente da ogni indicazione: l’Italia non coperta da banda larga non può che vedere aumentato il gap rispetto all’Italia coperta, incrementando ulteriormente le problematiche derivanti da una ormai insostenibile situazione di digital divide.

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