Motorola chiede a Microsoft le royalty per Surface

Al centro dello scontro legale ci sono i brevetti FRAND, per i quali Motorola ha chiesto a Microsoft royalty di circa 4 miliardi di dollari all'anno.
Al centro dello scontro legale ci sono i brevetti FRAND, per i quali Motorola ha chiesto a Microsoft royalty di circa 4 miliardi di dollari all'anno.

Ieri è iniziato il procedimento legale che vede coinvolti Microsoft e Motorola. Gli avvocati hanno depositato presso la Corte Distrettuale di Seattle i primi documenti che descrivono i brevetti al centro della disputa. Le proprietà intellettuali per le quali Motorola ha chiesto il pagamento delle royalty a Microsoft coprono gli standard wireless 802.11 e video H.264, utilizzati in diversi prodotti dell’azienda di Redmond, incluso il recente Surface. Il giudice James Robart avrà il compito di stabilire il costo delle licenze FRAND.

Lo scontro legale ha avuto inizio due anni fa, quando Motorola chiese a Microsoft il pagamento delle royalty sui brevetti utilizzati in Xbox 360, Windows 7 e Windows Phone 7. Nel corso dell’udienza preliminare, Motorola ha chiesto al giudice di includere nel procedimento anche i nuovi e i futuri prodotti dell’azienda di Redmond, tra cui il tablet Surface in vendita dalla fine di ottobre, la futura console (nome in codice Durango) e un ipotetico Surface Phone.

I brevetti in questione riguardano gli standard WiFi 802.11 e video H.264, inclusi anche nel recente dispositivo basato su Windows RT e considerati “essenziali”. Con questo termine vengono indicate tutte le proprietà intellettuali ritenute fondamentali per l’industria e pertanto coperte da termini di licenza FRAND (Fair, Reasonable And Non Discriminatory). Un’azienda che sviluppa un prodotto sulla base di questi brevetti deve pagare una royalty “ragionevole”. Motorola ha chiesto una somma pari al 2,25% del prezzo finale di ogni prodotto venduto. Microsoft dovrebbe quindi sborsare circa 4 miliardi di dollari all’anno, una cifra ritenuta però non proporzionata al valore dei brevetti. Per lo standard 802.11 l’azienda di Redmond è disposta a pagare una royalty di 0,05 dollari per ogni prodotto venduto.

Attualmente non esiste un metodo univoco per calcolare l’esatto valore di un brevetto FRAND. Motorola era membro del “patent pool” MPEG-LA H.264 che aveva stabilito un tetto per le royalty, ma successivamente ha deciso di uscire dal gruppo. Toccherà quindi al giudice Robart stabilire la somma che Microsoft dovrà versare nelle casse di Motorola.

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