Panasonic Lumix GX80 provata in anteprima

L'ultimo passo nell'evoluzione delle mirrorless Panasonic è un erede diretto della GX8, che vanta prestazioni elevate in un corpo eccezionalmente compatto.
L'ultimo passo nell'evoluzione delle mirrorless Panasonic è un erede diretto della GX8, che vanta prestazioni elevate in un corpo eccezionalmente compatto.

Ritroviamo tutto lo stile classico dei precedenti modelli GX, insieme alle più recenti caratteristiche introdotte nel corso dell’ultimo anno, tra cui il completo supporto al formato 4K (video e foto), lo stabilizzatore Dual I.S. a cinque assi, l’autofocus a contrasto con tecnologia DFD (Depth from Defocus) e Post Focus, un otturatore con rumore e vibrazioni ridotti (per scatti e riprese video più stabili), lo sviluppo interno dei file RAW, lo schermo posteriore estraibile da 3 pollici e una solida impugnatura ergonomica. Collocandosi a una soglia di prezzo inferiore sia alla precedente GX7 sia al top di gamma GX8 (699 euro il corpo macchina, 799 e 1.099 euro con zoom grandangolo 14-42 mm o tele 14-140 mm) sono stati fatti dei compromessi sui materiali e sulle finiture, meno pregiati, oltre a mancare il mirino OLED.

Performance solide

Il cuore della Lumix GX80 è il capace sensore Live MOS da 16 megapixel, con prestazioni migliorate grazie alla più recente evoluzione del processore d’immagine Venus Engine. Panasonic ha lavorato per raggiungere un miglior rapporto segnale-rumore, soprattutto nei video, con immagini più nitide e naturali nelle riprese con scarsa illuminazione (ISO sino a 25.600). Ma non solo, infatti, il processore regola separatamente tono, saturazione e luminosità per catturare i colori in modo ancora più accurato.

Noi non abbiamo potuto verificare a fondo, avendo provato in anteprima un esemplare non definitivo della Lumix GX80, in ogni caso le stampe di prova mostrate dallo staff Panasonic si sono rivelate indicative della qualità raggiunta da una moderna mirrorless di classe media. Possiamo affermare che il vero divario tra questa GX80 e l’apprezzato top di gamma GX8 stia soprattutto nella completezza e profondità dei controlli, oltre che nella costruzione più solida e accurata della seconda o nella qualità raggiungibile da un fotoamatore.

Un altro punto su cui soffermarsi è l’assenza del Low Pass Filter, grazie all’eccellente lavoro svolto dal sensore Live MOS e dal processore Venus Engine: operando anche via algoritmi software per ridurre l’inevitabile effetto moirè, la risoluzione limite viene migliorata (intorno al 10% secondo Panasonic) offrendo così una definizione più elevata sia nelle immagini fisse sia in quelle in movimento.

Nata per il 4K

Questa piccola e capace Lumix GX80 punta tutto sul completo supporto al formato 4K, non solo in fatto di video. Registra clip alla risoluzione di 3840×2160 pixel con frame rate di 25p o 24p, salendo a 50p per il formato Full HD. Questa è solo la punta dell’iceberg, infatti, grazie alla funzione Panasonic 4K Photo è possibile acquisire, in modo semplice e intuitivo, scatti a 30 fps non perdendo alcun momento dell’azione.

Tre sono le modalità esclusive: 4K Burst, 4K Burst (Start/Stop) e 4K Pre-Burst. Ognuna permette di estrapolare singoli fotogrammi dai video acquisiti salvandoli in JPEG da 8 megapixel, sufficienti per stampe sino in formato A3. La funzione Light Composition, accessibile nella modalità 4K Photo, consente di combinare diversi fotogrammi in una singola immagine finale, ottimizzando la luminosità di ogni singolo pixel, capacità utile in particolare per riprese con scarsa luminosità e contrasto elevato (ad esempio, cielo notturno o fuochi d’artificio).

Evoluzione importante

Molti appassionati e addetti ai lavori si aspettavano un passo del genere dal Panasonic, mancando un approccio più “accessibile” della pregiata e costosa mirrorless Lumix GX8. Questa GX80 colma tale lacuna, collocandosi con efficacia nel segmento intermedio del mercato.

L’obiettivo del brand giapponese è di offrire prestazioni elevate e feature innovative in una mirrorless di gamma media, facile e piacevole da usare soprattutto per chi riprende soggetti in movimento. Anche se abbiamo toccato con mano un esemplare di pre-produzione, possiamo affermare con certezza che il risultato è pienamente raggiunto.

La fotocamera Lumix GX80 sarà in vendita dal mese di giugno, al prezzo consigliato di 699 euro per il corpo macchina (DMC-GX80EG-K/-S), 799 euro per il kit con il 14-42mm (DMC-GX80KEGK), e 1.099 euro per quello con obiettivo 14-140mm (DMC-GX80HEGK/S).

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