Oltre 800 segnalazioni, milioni di cittadini coinvolti, una copertura nazionale da nord a sud: questi i numeri del maxi-disservizio che sta paralizzando Poste Italiane nelle ultime ore, colpendo indistintamente app mobile e sito web su tutto il territorio italiano.
Il blocco dei servizi postali digitali dell’azienda ha raggiunto proporzioni critiche, con utenti impossibilitati ad accedere alle proprie aree personali e ai servizi di pagamento, gestione pacchi e raccomandate. Le difficoltà tecniche si manifestano uniformemente da Milano a Palermo, da Torino a Catania, suggerendo un problema centralizzato a livello infrastrutturale piuttosto che circoscritto a specifiche regioni. Questa uniformità geografica rappresenta un elemento diagnostico fondamentale per comprendere la natura dell’evento disruptivo.
Tra le città maggiormente interessate dal down figurano Roma, Napoli, Bologna, Verona, Firenze e Perugia, con la piattaforma Downdetector che registra una crescita esponenziale delle segnalazioni in tempo reale. L’app mobile risulta particolarmente colpita, manifestando il più alto numero di malfunzionamenti, mentre il sito web ufficiale presenta disfunzioni di minore entità, almeno nella fase iniziale del disservizio. Questa differenziazione nei sintomi ha permesso ai tecnici di tracciare ipotesi preliminari sulla localizzazione del guasto.
Ad oggi, Poste Italiane non ha ancora fornito comunicati ufficiali che chiariscano l’origine del problema. Gli analisti del settore, tuttavia, non escludono scenari legati a vulnerabilità infrastrutturali: ricordiamo infatti che lo scorso ottobre un episodio analogo era stato causato da anomalie sulla piattaforma infrastruttura Azure, la soluzione cloud su cui l’azienda fa affidamento per i propri servizi postali digitali. Questa correlazione storica rappresenta un precedente significativo nell’analisi dei fattori eziologici del presente evento.
La situazione evidenzia come la dipendenza da risorse cloud condivise possa rappresentare un elemento di fragilità per realtà mission-critical come quella postale, specialmente in un contesto dove la digitalizzazione dei servizi postali pubblici ha assunto un ruolo sempre più centrale nella vita quotidiana degli italiani. La concentrazione del rischio su piattaforme esterne, sebbene garantisca efficienza operativa in condizioni normali, introduce vulnerabilità sistemiche di notevole rilevanza.
Nel frattempo, gli sportelli fisici rimangono l’unica alternativa disponibile per accedere ai servizi postali, sebbene questo rappresenti un significativo disagio per chi utilizza prevalentemente i canali digitali. Il ritorno forzato ai canali tradizionali ha creato file e disagi nei punti vendita su tutto il territorio nazionale. I problemi tecnici identificati dai team tecnici stanno venendo affrontati con priorità massima, in attesa di comunicazioni ufficiali sullo stato di avanzamento e sui tempi di risoluzione. La gravità della situazione ha spinto l’azienda a mobilitare tutte le risorse disponibili per il ripristino della piattaforma nel minor tempo possibile, consapevole dell’impatto critico del prolungamento del down sui servizi essenziali.
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