Previsioni Assinform 2009: allarme occupazione

Secondo le anticipazioni del Rapporto Assinform 2009, in sei mesi, da aprile a settembre 2008, l’IT italiana ha perso 29.000 addetti.

“La previsione sul quarto trimestre è un calo ulteriore dell’occupazione, dell’ordine di – 11,5% rispetto al primo trimestre dell’anno, con una perdita di altri 18.000 unità per un totale di circa 47.000 addetti in meno a fine 2008” ha dichiarato il Presidente dell’Associazione italiana per l’information technology, Ennio Lucarelli, spiegando che “la crisi in 9 mesi ha mandato in fumo l’aumento occupazionale registrato dal settore in tre anni. Non si tratta di allarmismo, ma di valutare il fatto che negli ultimi mesi del 2008 i tempi della crisi si sono fortemente accelerati.

Questo ha causato un forte rallentamento degli investimenti delle imprese nell’innovazione tecnologica, dal + 1,9% nel 2007 a + 0,7% del 2008, con ripercussioni sull’intero settore IT che chiude l’anno con una diminuzione della crescita allo 0,8%, a fronte del + 2% messo a segno nel 2007.

Sulla base di questi dati, le previsioni per l’anno 2009 non sono di certo rassicuranti: “Se nel frattempo non interverranno correttivi efficaci, il trend di crescita del settore nel 2009 potrebbe subire un calo, dell’ordine di -5,9 punti percentuali.

Secondo Lucarelli, il correttivo efficace, quanto necessario, sarebbe considerare le infrastrutture digitali fondamentali per lo sviluppo del Paese e meritevoli di incentivi governativi, al pari di tutti gli altri settori economici tradizionali.

“Vi sono oggi sul tavolo dei Ministri competenti due programmi rilevanti per lo sviluppo dell’IT e la modernizzazione del Paese: il Piano e-Government 2012 e Industria 2015. Chiediamo al Governo di fare la sua parte, dando ai due programmi coerenza, con le urgenze che impongono oggi i tempi della crisi, e concretezza assegnando le risorse sufficienti per essere implementati.

Bisogna innescare anche nel nostro Paese il binomio più investimenti IT uguale più crescita dell’economia e della produttività, già attivato con successo in molti altri sistemi industriali avanzati.”

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