Nell’ambito della cybersecurity uno degli incubi peggiori è quello di un ransomware che colpisce le infrastrutture critiche. Gli attacchi informatici contro il settore della sanità, in particolare, stanno emergendo come una minaccia diretta alla sicurezza pazienti, trasformando ospedali e cliniche in potenziali teatri di tragedie.
Un caso emblematico si è verificato nel giugno 2024, ed è stato appena confermato, quando il gruppo criminale Qilin ha preso di mira Synnovis, un servizio di patologia che supporta gli ospedali di Londra con analisi diagnostiche. L’attacco ha paralizzato le operazioni, contribuendo alla morte di un paziente. Questo evento drammatico ha dimostrato che le conseguenze dei ransomware possono andare ben oltre il danno economico, toccando direttamente la perdita di vite umane.
Era già successo in passato
Non si tratta di un caso isolato. Nel 2019, un ospedale in Alabama è stato vittima di un attacco informatico che ha compromesso i sistemi di monitoraggio delle gravidanze. Le conseguenze furono devastanti: un neonato riportò danni cerebrali irreversibili, portando alla sua morte dopo nove mesi di sofferenze. La madre, ignara della situazione, intraprese successivamente un’azione legale contro l’ospedale, accusandolo di non aver comunicato l’attacco in corso.
I dati di Kaspersky evidenziano un’escalation preoccupante: nel 2023, un incidente informatico su tre è stato attribuito a ransomware, con un aumento del 30% dei gruppi criminali specializzati rispetto all’anno precedente. Questo trend non solo mette a rischio l’efficienza del sistema sanitario, ma mina profondamente la sicurezza pazienti.
Come difendersi dai ransomware
Gli esperti di cybersecurity sottolineano l’importanza di adottare misure preventive per contrastare questa minaccia crescente. Tra le raccomandazioni principali figurano:
- Effettuare backup regolari, con almeno una copia offline
- Mantenere aggiornati software e sistemi operativi
- Investire nella formazione continua del personale sulla cybersecurity
Una delle indicazioni cruciali è quella di non cedere mai alle richieste di riscatto. Pagare il riscatto non garantisce il recupero dei dati e, al contrario, alimenta il fenomeno, incentivando ulteriori attacchi.
Affrontare efficacemente il problema del ransomware richiede un impegno coordinato tra istituzioni governative, aziende tecnologiche e operatori sanitari. Solo attraverso una sinergia di questo tipo sarà possibile proteggere adeguatamente le infrastrutture critiche e salvaguardare le vite umane che da esse dipendono.