Schmidt in prima linea con il governo Obama

Il CEO di Google in un discorso ha delineato le sue idee riguardo le possibilità di una ripresa economica per gli Stati Uniti, attaccando la politica degli anni scorsi e indicando le nuove possibilità di sviluppo energetico e tecnologico
Il CEO di Google in un discorso ha delineato le sue idee riguardo le possibilità di una ripresa economica per gli Stati Uniti, attaccando la politica degli anni scorsi e indicando le nuove possibilità di sviluppo energetico e tecnologico

Dall’elezione di Barack Obama in poi si è fatto un gran parlare della possibilità che Eric Schmidt, che da tempo lo sostiene, diventi il suo CTO, un ruolo che l’attuale CEO di Google sembra sarebbe pronto a ricoprire nonostante le smentite ufficiali. Recentemente, infatti, Schmidt ha fatto un discorso alla New America Foundation particolarmente significativo.

Il problema, secondo il CEO del motore di Mountain View, è quello dell’energia e delle risorse del paese in un momento come quello che viviamo ora in cui la crisi sembra strangolarne l’economia. Schmidt ha parlato della necessità di aprire alla ricerca e alla sperimentazione di modelli alternativi per il raggiungimento di scopi come l’indipendenza energetica e l’adozione della banda larga. Secondo il suo teorema, infatti, gli investimenti privati non sarebbero più sufficienti.

L’idea di Schmidt è di applicare i principi che hanno dato il via all’economia di internet anche all’infrastruttura energetica, una via di mezzo tra socialismo e capitalismo. Si tratta di tradurre l’apertura che caratterizza la rete anche a quel mondo, il fatto che chiunque possa farne parte ed entrare nel business: «Abbiamo inventato queste cose e ora siamo il 15esimo paese nel mondo» ha detto riferendosi alla connettività a banda larga e al fatto che manchi del tutto competitività nel settore.

Inoltre grande polemica c’è stata riguardo i molti tagli fatti alla ricerca, un’area di sviluppo fondamentale che non può essere finanziata dai privati o dalle aziende perchè non porta un ritorno diretto e che quindi deve essere foraggiata dallo stato. In tal senso l’esempio citato come nota positiva ovviamente è il piano energetico per il 2030 di Google stesso, mirato alla decarbonizzazione dell’infrastruttura energetica.

Prima ancora del discorso di Schmidt comunque Obama ha dichiarato che qualora non dovesse passare nella presente legislatura, sarà senz’altro parte della sua agenda politica futura il pacchetto di stimolo economico da 100 miliardi di dollari ora proposto dal partito democratico. Si tratta di una serie di finanziamenti spalmati in vari settori (che comprendono anche trasporto di massa e cure mediche) mirati ad agevolare la ripresa.

In chiusura il CEO di Google ha ricordato di essere lo stesso «ottimista, l’America è un posto fantastico e viviamo in un’epoca in cui quasi tutti possono accedere a quasi tutta l’informazione esistente. Un traguardo mirabile».

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