SproutCore: il discendente di YellowBox... nel browser

AppleInsider racconta di una grossa novità di Apple che è emersa al WWDC nei giorni scorsi.

In una sessione di venerdì mattina, infatti, è stata presentata una delle maggiori rivelazioni del WWDC di quest’anno, ovvero SproutCore.

SproutCore è il Cocoa del Web, un framework JavaScript ispirato a Cocoa, open source, indipendente dalla piattaforma, che permette di costruire applicazioni Web simili alle applicazioni desktop ma in grado di funzionare anche senza collegamento Internet.

Nonostante se ne sia parlato al WWDC, sul quale Apple impone una segretezza assoluta, la notizia è trapelata perché SproutCore è un progetto open source del quale è possibile parlare liberamente.

Apple si è avvicinata al progetto mentre cercava una soluzione ai problemi di Flash su Mac.

Flash richiede, oltre a tante risorse, un plugin per funzionare. Secondo la società di Cupertino il plugin per Mac era particolarmente trascurato da Adobe e Flash Lite non era assolutamente adatto a quelli che erano i progetti di Steve Jobs per l’iPhone.

Apple ha quindi deciso di collaborare a SproutCore, un progetto iniziato dai programmatori di SproutIt che puntavano alla realizzazione di un framework basato su JavaScript, che non necessitasse di un interprete e permettesse di fare tutto quello che Flash fa, ma con prestazioni migliori.

Questa tecnologia è quanto di più vicino si sia mai visto a YellowBox chiamato anche “Cocoa per Windows”, in questo caso però è necessario solo un browser con JavaScript abilitato come Safari (per Mac o PC o iPhone) Firefox o Internet Explorer 6 o 7.

SproutCore è open source quindi chiunque può utilizzarlo per creare applicazioni che funzioneranno su qualsiasi computer dotato di browser.

Sulla falsa riga di quello che sta succedendo con l’App Store di iPhone non è escluso che Apple proponga a terzi di utilizzare questa nuova tecnologia per costruire applicazioni aggiuntive per MobileMe o per un altro portale, magari utilizzabile gratuitamente.

Apple sembra dunque aver trovato un modo per aggirare i problemi di Flash e proporre una soluzione alternativa in grado di permettere la realizzazione di complesse applicazioni in grado di funzionare velocemente sui browser e quindi su tutti i computer del mondo connessi alla Rete.

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