Symantec: 87 email su 100 sono di spam

L'87% dei messaggi di posta elettronica inviati nel mese di ottobre era costituito da spamming. Secondo gli esperti di Symantec il fenomeno è in crescita ed è spesso legato alla diffusione del software malevolo. Aumenta anche il phishing in italiano
L'87% dei messaggi di posta elettronica inviati nel mese di ottobre era costituito da spamming. Secondo gli esperti di Symantec il fenomeno è in crescita ed è spesso legato alla diffusione del software malevolo. Aumenta anche il phishing in italiano

L’87% circa dei messaggi di posta elettronica circolati in Rete durante lo scorso mese di ottobre era spamming. A rivelarlo è il rapporto periodico [pdf] della società specializzata in sicurezza Symantec, che monitora con i propri sistemi l’andamento delle email indesiderate. Il mese da poco trascorso ha fatto anche segnare un incremento delle attività di phishing aumentate del 17% circa su base mensile.

Stando ai dati forniti da Symantec, la principale fonte di spam si conferma l’EMEA (Europa, Medio Oriente e Africa) con il 28% di tutti i messaggi di posta elettronica indesiderati circolati lo scorso ottobre. I paesi asiatici si attestano al secondo posto con il 23%, seguiti dall’America del Sud a quota 22 punti percentuali e infine con il Nord America intorno al 25%. Tra tutti i messaggi inviati, l’1,9% circa contenevano al proprio interno codice malevolo. Un dato contenuto, ma in crescita dello 0,6% su base mensile e tale da far presagire un progressivo aumento del malware veicolato via posta elettronica.

Tra gli stratagemmi maggiormente utilizzati dagli utenti malintenzionati per portare a termine i loro attacchi spiccano le false email di notifica di Facebook. Il messaggio di posta elettronica contiene una falsa comunicazione da parte del social network, che avvisa i propri iscritti sull’avvenuto cambiamento della loro password per motivi di sicurezza. Gli utenti vengono così invitati ad aprire un file compresso che dovrebbe contenere la nuova password, ma in realtà danno il via al pericoloso malware allegato al messaggio di posta elettronica.

Il 39% circa dello spam rilevato nel mese di ottobre era legato a comunicazioni per offerte e promozioni collegate a Internet, mentre il 17% circa alla vendita di nuovi prodotti e il 15% all’offerta di nuove soluzioni finanziarie. Circa il 10% dei messaggi di posta elettronica indesiderata era invece legato alle truffe sulle eredità milionarie, il 7% a offerte per prodotti farmaceutici e soluzioni per migliorare la propria salute e il 4,50% alle frodi. Le offerte per adulti, solitamente a sfondo pornografico, ammontavano invece al 2% dell’intera produzione di spam online.

Secondo gli esperti di Symantec, entro la fine dell’anno in corso, il numero di messaggi indesiderati online potrebbe crescere sensibilmente a causa della stagione dello shopping natalizio. Un trend registrato già durante gli anni passati e principalmente legato all’aumento delle transazioni online per l’ecommerce e l’acquisto di nuovi beni e servizi.

Anche il phishing si è confermato in sensibile crescita nel mese di ottobre [pdf]. L’aumento su base mensile è stato pari al 17% circa e le URL fraudolente per trarre in inganno gli utenti sono aumentate di 24 punti percentuali, con un incremento del 45% dei siti web dediti al phishing non in lingua inglese. L’italiano risulta essere una delle lingue maggiormente utilizzate dopo quella inglese per portare a termine gli attacchi di phishing, seguono poi il francese, il cinese e lo spagnolo. L’Italia si posiziona al terzo posto nella classifica stilata da Symantec sui brand nazionali maggiormente sfruttati dagli utenti malintenzionati per carpire la buonafede degli utenti. Il Bel Paese è preceduto solamente dagli Stati Uniti e dal Regno Unito.

I dati forniti da Symantec dimostrano quanto spam e phishing costituiscano ancora una buona parte delle attività fraudolente e illecite effettuate online. Tuttavia, come è noto, alcuni semplici accorgimenti riducono le possibilità di essere vittime di spiacevoli sorprese. Gli applicativi per la rilevazione del malware e i filtri per la posta indesiderata consentono di eliminare la maggior parte dei pericoli, specie se affiancati da una certa dose di consapevolezza, diffidenza e buon senso da parte dell’utente.

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