Yahoo porta il 2.0 nelle università italiane

A partire dal 23 Novembre Yahoo inizierà un tour presso alcune delle maggiori università italiane al fine di portare tra gli studenti l’aria che si respira nel Web 2.0. Yahoo, gruppo che ha dimostrato di credere molto nel nuovo trend sviluppatosi sulla rete negli ultimi anni, ha voluto ribattezzare l’iniziativa “Web 2.0, User Generated Content, Social & Knowledge search” con un finale che ben chiarisce quali saranno i contenuti del tour: «il nuovo modo di vivere Internet».

Spiega il comunicato Yahoo: «Web 2.0 è un ecosistema della rete che si caratterizza per la capacità di unire le persone online attraverso servizi aperti che favoriscono la creazione di community, ampliando esponenzialmente la capacità di trovare, utilizzare, condividere ed “espandere” contenuti. Questo concetto Yahoo! lo ha fatto proprio riassumendolo nell’acronimo F.U.S.E. dall’inglese: Find – Use – Share – Expand». Inoltre: «condividere la propria conoscenza con altri utilizzando gli strumenti del Web 2.0, può aiutare inoltre a gestire con più efficacia i processi di apprendimento nella scuola e all’Università».

Spiega Massimo Martini, General Manager di Yahoo! Italia: «gli utenti hanno cambiato i propri comportamenti online e sempre più frequentemente utilizzano la rete in qualsiasi momento della loro giornata e ovunque si trovino, sia per lavoro che per intrattenimento, relax ed esigenze personali. […] Yahoo! è stata una delle prime aziende a comprendere il potenziale del social networking e quindi grazie alla nostra esperienza sul campo pensiamo di poter dare un contributo attivo e costruttivo alla diffusione di un nuovo modo di vivere internet. Da sempre, infatti, l’utente è al centro di tutte le nostre iniziative, che sviluppiamo con l’obiettivo di permettere alle persone di interagire sempre di più fra loro, scambiandosi informazioni, opinioni e contenuti […]».

I primi incontri sono previsti presso l’Università Statale di Milano Bicocca (23/11), l’Università di Padova (27/11), lo IULM (4/12) e l’Università Bocconi (5/11). «Seguiranno altri incontri anche nel corso del nuovo anno con altre università italiane».

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