Amazon spia gli utenti con Alexa per fidelizzare la pubblicità?

Secondo uno studio della University of California Amazon utilizzerebbe i nostri dialoghi per farci arrivare annunci personalizzati.
Secondo uno studio della University of California Amazon utilizzerebbe i nostri dialoghi per farci arrivare annunci personalizzati.

Amazon utilizzerebbe il contenuto delle nostre conversazioni con Alexa per spiarci e scoprire i nostri interessi. Motivo? Fidelizzarci sfruttando abitudini e gusti per proporci della pubblicità mirata. A sostenerlo, come riportato da Repubblica, è uno studio pubblicato da un gruppo di ricercatori informatici delle università di Washington, della University of California e della Northeastern University. Ma  sarà così?

Amazon usa Alexa per fidelizzare i clienti?

“Le policy di Amazon per la privacy dicono che verranno usati alcuni dei dati vocali per migliorare funzioni come la rilevazione degli accenti, e così via. Ma da ciò che abbiamo trovato nel nostro studio, sembra che Amazon utilizzi i dati vocali anche per personalizzare le pubblicità” ha spiegato il dottor Umal Iqbal al New York Times. Di fatto, secondo il ricercatore, nonostante il colosso dell’e-commerce in dichiarazioni pubbliche sostenga di non utilizzare le conversazioni dei suoi clienti con Alexa per personalizzare la pubblicità, nei fatti agirebbe in maniera diversa.

A sostegno di questa teoria, gli studiosi hanno effettuato una serie di esperimenti: in pratica hanno creato sui dispositivi Echo diversi profili, ognuno dei quali caratterizzato da un certo interesse specifico, per esempio per la cucina piuttosto che per il cinema, e così via.

A quel punto hanno installato sui dispositivi delle app ad hoc in relazione ai gusti e agli argomenti preferiti da questi utenti facendoli poi interagire vocalmente. Dopo un certo periodo di tempo, i ricercatori delle tre università hanno chiesto ai singoli soggetti di connettersi alla Rete, loggarsi su Amazon e navigare sia tra le sue pagine che su altri siti. Osservando le pubblicità che venivano visualizzate, quindi, Umal Iqbal e i suoi colleghi avrebbero notato che non solo il gigante dell’e-commerce aveva aggiunto degli “interessi” individuati attraverso le app scaricate e la conversazione degli utenti con Alexa, ma anche che gli “spot” che venivano mostrati da Amazon risultavano personalizzati su questi interessi.

Per evitare che le conversazioni vengano usate per la pubblicità e difendere la propria privacy, il team che ha condotto questo studio suggerisce di scaricare e visualizzare i dati raccolti da Amazon, e quindi di chiedere la cancellazione dei dati relativi agli interessi. Successivamente, utilizzare le opzioni per l’opt-out alla raccolta di dati per personalizzare gli annunci.

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