Anche l'Italia nella maxi denuncia contro il P2P

Ci sono anche utenti italiani tra gli 8000 denunciati dall’IFPI (International Federation of the Phonographic Industry) a livello internazionale. La nuova ondata porta avanti numeri molto pesanti per dare un ennesimo simbolico scrollone alla battaglia contro il peer-to-peer: 8000 utenti nel mirino e 17 nazioni coinvolte, alcune delle quali per la prima volta sfiorate dal problema (Polonia, Messico e Brasile).

Tra i paesi coinvolti, oltre all’Italia, si annoverano Francia, Danimarca, Germania, Irlanda, Portogallo, Austria e Svizzera. Le reti P2P colpite, invece, sarebbero BitTorrent, eDonkey, DirectConnect, Gnutella, Limewire, SoulSeek e WinMX.

L’IFPI sottolinea il valore di iniziative di questo tipo e sottolinea nel proprio comunicato ufficiale i risultati raggiunti nel combattere la pirateria musicale trasformando i downloader irregolari in acquirenti. Il tutto si concretizza nel giorno in cui anche le note vicende della RIAA tornano a riemergere per un caso del tutto particolare: alcune delle denunce portate avanti dall’associazione delle major sarebbero terminate senza un vero processo legale in quanto sarebbero venute meno le prove a carico degli accusati. The Register cita il caso di Paul Wilke, utente scampato al processo dopo aver negato ogni addebito circa le accuse (prive di prove probanti) provenienti dalla RIAA.

Ti consigliamo anche

Link copiato negli appunti