Andreessen Horowitz investe 80 milioni in Twitter

Andreessen Horowitz ha investito 80 milioni di dollari in Twitter, il cui valore si aggira sui 3,75 miliardi, acquistando azioni dalla proprietà precedente
Andreessen Horowitz ha investito 80 milioni di dollari in Twitter, il cui valore si aggira sui 3,75 miliardi, acquistando azioni dalla proprietà precedente

Andreessen Horowitz ha firmato il proprio assegno: con un investimento pari ad 80 milioni di dollari il gruppo lanciato nel 2009 da Marc Andreessen e Ben Horowitz ha infatti messo le mani su parte delle azioni di Twitter, chiudendo così un ciclo di investimenti legati al mondo del web, in particolare al ramo social, dal quale auspica di tirar fuori la nuova gallina dalle uova d’oro.

Nel corso dei mesi passati erano stati vari i nomi su cui il gruppo di investimento ha posato il proprio sguardo: Facebook, Skype, Groupon, Foursquare e Zynga. In poco tempo il polo Andreessen Horowitz è riuscito ad impossessarsi di titoli relativi a ciascuno di essi grazie ad importanti investimenti economici, seguendo un modello ormai largamente diffuso negli Stati Uniti. L’acquisto di titoli relativi a startup del mondo del web è pratica consueta del mondo finanziario e consente a numerosi astri nascenti di trarre linfa vitale dagli investitori per continuare a scommettere sulle proprie idee.

Nel corso del mese di dicembre Twitter è riuscita ad aumentare i propri capitali di circa 200 milioni di dollari, raggiungendo una valutazione totale che si aggira sui 3,75 miliardi. Andreessen Horowitz decise a suo tempo di rimanere fuori dalla cordata di investimento, salvo entrare ora passando attraverso l’acquisto di azioni cedute dagli investitori già a bordo.

Il servizio di microblogging Twitter punta ora a costruire un proprio modello economico in grado di garantire un’importante fonte di introiti grazie ai ricavi provenienti dalle pubblicità vendute tra un cinguettio e l’altro. Solo in questo modo Twitter potrà proseguire il proprio cammino nel mondo del Web senza aver bisogno di aiuti provenienti dall’esterno: i corteggiamenti provenienti da Facebook e Google nei mesi passati sono soltanto l’ennesima prova dell’interesse che una possibile cessione di Twitter suscita tra i maggiori rivali del gruppo.

Al momento, però, Twitter non ha voluto cedere alle lusinghe degli assegni provenienti da Mark Zuckerberg ed Eric Schmidt: l’avventura prosegue ed i capitali Andreessen Horowitz consentiranno a parte degli investitori di monetizzare i propri interessi della prima ora vendendo parte della proprietà con un moltiplicatore di sicuro vantaggio. Così facendo gli investitori monetizzano e nuovi nomi entrano in un gruppo che, se non dimostrerà quanto prima la sua capacità di trasformare i tweet in moneta, rischia di sfumare nella più grande promessa incompiuta di questa generazione.

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