Apple, ipotesi di iTunes Movie Store

Una ricerca di mercato scoperta da AppleInsider getta nuova luce su iTunes Movie Store: Apple potrebbe iniziare a distribuire film tramite iTunes offrendo però pagamenti su base mensile ad un costo approssimativo di 10 euro
Una ricerca di mercato scoperta da AppleInsider getta nuova luce su iTunes Movie Store: Apple potrebbe iniziare a distribuire film tramite iTunes offrendo però pagamenti su base mensile ad un costo approssimativo di 10 euro
Apple, ipotesi di iTunes Movie Store

Tra Apple e Microsoft è piena guerra fredda: mentre Microsoft fa melina scoprendo lentamente i veli a Origami, Apple prosegue nello sviluppo dei propri prodotti forte della leadership guadagnata e l’ultima voce è relativa alla distribuzione cinematografica tramite iTunes. L’ipotesi era già emersa prima dell’ultimo evento Apple (quando sono stati resi noti i nuovi Mac Mini), ma iTunes Movie Store non è stato minimamente accennato e solo poche ore dopo si è iniziato nuovamente a parlare del progetto.

Il rumor giunge da AppleInsider ove da una ricerca di mercato (condotta dalla Coyote Insight) emerge la possibile intenzione di Apple di distribuire prodotti cinematografici con una particolare condizione: il pagamento non sarebbe più per ogni singolo download ma avrebbe piuttosto base mensile (con una tariffa ipotizzata di 9.99 dollari). Se l’ipotesi fosse confermata, sarebbe questa la maggior novità introdotta. Apple sarebbe in trattativa con tutte le major della cinematografia di Hollywood e sul piatto ci sarebbe già un’offerta iniziale di 1000 film. Il prodotto potrebbe essere conservato sul pc e visionato sull’iPod Video, ma con un abbonamento a costo maggiorato potrebbero essere aperte anche altre possibilità quali la masterizzazione.

Se il Movie Store trovasse conferme a Cupertino il cambiamento sarebbe di ampio respiro: il prodotto cinematografico è estremamente diverso da quello musicale e richiede proprie feature, propri player, un trattamento del tutto particolare. Apple arriverebbe nuovamente per prima (in grande stile) sul settore e per Microsoft anche quella dell’ipotetico Origami sarebbe una ricorsa. La guerra fredda per ora continua, in attesa che le parti muovano passi concreti e l’utenza possa mettere mano ai prodotti promessi o caldeggiati.

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